La ricostruzione degli accordi strategici del 2013 tra Italia e Russia

Chi era il migliore amico di Putin? Enrico Letta

Chi era il migliore amico di Vladimir Putin? Enrico Letta. La ricostruzione degli accordi strategici del 2013 tra Italia e Russia è stata sintetizzata da Filippo Merli su Italia Oggi: "Chi era a Trieste ricorda la città blindata. Le forze dell'ordine presidiavano il perimetro di piazza Unità d'Italia mentre i soldati dell'esercito, sull'attenti, circondavano Enrico Letta e Vladimir Putin. Era il 26 novembre del 2013. Quel giorno l'allora premier e attuale segretario del Pd costituì la rete d'impresa Bridge to Russia col capo del Cremlino. Un dossier di 28 accordi commerciali che oggi, con la guerra in Ucraina, devono essere salvaguardati per il bene delle aziende italiane coinvolte". Merli continua: "Putin arrivò al vertice italo-russo sul sedile posteriore di una limousine anti-mine. Si fece attendere un'ora e mezza. Poi, ben protetto dalle guardie del corpo, raggiunse Letta nella zona rossa. La bora sferzava una grande bandiera della Russia. E il capo dello Stato italiano, avvolto in una sciarpa rossa, accolse con un sorriso il leader russo. Quella fu un giornata speciale per il capoluogo friulano. Tanto che le cronache locali dell'epoca riportarono persino il menu del pranzo di Putin: orzo con funghi porcini, costolette di maiale, strudel di mele. Tutto dettagliato. Tutto minuziosamente raccontato. Di quel summit, però, è rimasto soprattutto il ponte per la Russia: 28 trattati economici siglati da Letta e Putin per offrire un sostegno completo alle imprese italiane interessate a espandere il proprio business a Mosca e nelle città limitrofe. «Si tratta di accordi molto concreti, in particolare nel settore energetico», aveva spiegato il presidente del Consiglio italiano. Ironia della storia: oggi l'Italia rischia di dover fare a meno del gas russo per le sanzioni imposte alla Russia". Con annunci roboanti, per l'epoca: «L'aumento degli scambi commerciali tra Italia e Russia, l'anno prossimo, sarà di 50 miliardi di dollari», annunciò Putin prima di puntualizzare come l'Italia fosse «il quarto partner commerciale della Russia». Altri tempi. Ma non troppo lontani.