CRISI UCRAINA. Ma la sinistra italiana avvezza all’accoglienza, dov’è?
Mentre Chiesa, associazioni e Comuni si stanno muovendo per accogliere i cittadini ucraini, la sinistra di Boldrini e Grasso si nasconde. La sinistra ha preso di mira Silvio Berlusconi per anni, non rendendosi conto che il Cavaliere è stato la loro fortuna perché aveva, per lo meno, senso di esistere
Dove sono Laura Boldrini, Pietro Grasso e Roberto Speranza? C’è estrema necessità di accogliere i cittadini ucraini ma di loro neppure una traccia in piazze, giornali o blog. Certamente, se gli immigrati fossero venuti dall’Africa, tra cellulari nuovi, cuffie alle orecchie e qualche busta di cannabis, i tre politici sarebbero stati in prima linea per difendere e rendersi paladini di tali soggetti.
Gli ucraini muoiono e soffrono davvero ma la paura della sinistra di dover accogliere qualcuno in casa loro o nelle comunità a loro vicine è grandissima; è per questo che moralmente e politicamente i sinistrorsi sono finiti: si proclamano amici di tutti ma fanno i razzisti in molte occasioni. La Boldrini che balla in piazza Duomo a Milano con i migranti, è la stessa comunista che non ha speso una parola per il popolo ucraino; idem il buon Grasso, mentre Speranza, spernacchiato in tutta Italia per aver gestito malissimo la pandemia, probabilmente non sa neppure che ci sia una guerra in atto.
La sinistra italiana, sia quella estrema alla “boldrinova”, sia quella centrista del Partito Democratico, è la peggiore del mondo, perché invece di guardare ai poveri strizza l’occhio ai ricchi, e invece di mettere le mani nelle tasche dei grandi magnati affama il popolo. Questo perché? La risposta è semplice: la sinistra è ricca, altolocata, radical chic, con la puzza sotto il naso, è amica dei potenti, non si mischia con il popolo indi per cui non lo capisce. In sintesi, sono totalmente distaccati dalla realtà e l’elettorato se ne è accorto.