Fisco, riforma del catasto approvata per un voto: il Governo Draghi ha rischiato di cadere

Il Governo dei migliori targato Mario Draghi spaccato sulla riforma del Catasto

La riforma del catasto è stata approvata per un voto ma, al momento delle votazioni, il Governo targato Mario Draghi ha rischiato di cadere. Sembra incredibile, ma è così. La guerra in Ucraina ha sconvolto l'Europa e, con la sua scusa, è stato prorogato lo Stato di emergenza fino al 31 dicembre 2022. Ora, però, la maggioranza scricchiola su una questione, sì importante, ma nemmeno infinitamente di primo piano rispetto al rischio, vero o paventato, di una guerra mondiale nucleare. Il voto di giovedì 3 marzo 2022 ha nei fatti veramente rischiato di provocare una crisi di governo, l'ennesima di questa travagliata legislatura. Vediamo perché e cosa è successo. 

Governo, Draghi ha rischiato di cadere sulla riforma del catasto

La questione girava attorno a un emendamento proposto dal centrodestra nel corso dell’esame del disegno di legge alla Commissione Finanze della Camera. Tale emendamento prevedeva la soppressione di un articolo relativo alla riforma del catasto. In pratica del sistema documentale con cui lo stato tiene conto dei beni immobili (posizione, dimensioni, caratteristiche, valore commerciale e tasse). 

Come già accennato, l’emendamento non è passato in commissione per un solo voto (22 a 23). A favore della soppressione si sono schierati compatti Lega, Forza Italia, Coraggio Italia e due deputati del Gruppo Misto. Contrari Partito Democratico, Italia Viva, Movimento 5 Stelle, Azione e Südtiroler Volkspartei. In pratica la maggioranza è stata tagliata in due, con il centrodestra da una parte e il centrosinistra e centristi dall'altra. Il voto decisivo porta la sigla un deputato di centrodestra, Alessandro Colucci di Noi con l’Italia, il partito di Maurizio Lupi

Governo spaccato sulla riforma del catasto

Il leader della Lega Matteo Salvini si è detto "esterrefatto" per l’insistenza del governo sulla riforma del catasto. Tuttavia, sempre nel centrodestra, non tutti la pensano così. Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, di Forza Italia, per esempio, ha definito "incomprensibile" la linea del suo partito. Quindi non è solo il Governo a scricchiolare, ma ancora la coalizione di centrodestra. Brunetta ha ribadito che la riforma non comporterà nessun aumento di tasse. "Con la revisione del catasto - dice - il contribuente medio non si accorgerà di nulla: l’impegno che il governo ha preso è che nessuno pagherà di più".

"Il centrodestra ha appena tentato di far cadere il governo Draghi sul riordino del catasto", ha denunciato intanto il segretario del Pd Enrico Letta. "Non vi è riuscito per un soffio. Abbiamo tenuto. Sembra una fake news, in uno dei giorni più drammatici della nostra storia recente. Purtroppo è una notizia vera. Sono senza parole". A rispondere al dem è stata Giorgia Meloni: "In uno dei giorni più drammatici della nostra storia recente siete riusciti a mettere una patrimoniale. A rimanere senza parole sono gli italiani".