Abbiamo la politica più brutta del mondo
L’elezione per il Colle ha fatto emergere la debolezza dei partiti, dei loro leaders e una politica vergognosamente “bassa”
Matteo Salvini brucia i nomi, propone il Mattarella Bis e fa infuriare il suo partito e l’alleata Giorgia Meloni, il Movimento Cinque Stelle non ha una posizione su nulla ed è dilaniato dai litigi tra Luigi Di Maio e Giuseppe Conte, la leader di Fratelli d’Italia avendo numeri risicati in Parlamento può solo stare a guardare (peccato perché è l’unica che guarda ancora alla realtà politica con occhi oggettivi), il Partito Democratico si è rivelato il peggior schieramento e il suo capo Enrico Letta si è dimostrato un uomo “piccolo” dicendo “no” a tutto e volendo forzatamente un nome “sinistro” per il Colle, Forza Italia rimane nel limbo tra un Silvio Berlusconi che impartisce ordini dal San Raffaele e il duo Antonio Tajani-Licia Ronzulli che presiedono le riunioni-chiave, della sinistra del Min. Roberto Speranza non si hanno notizie, la spocchia di Matteo Renzi precede sempre la sua capacità politica, e in tutto questo chi non gode è di certo il popolo italiano, costretto a sorbirsi questo spettacolino e sempre più convinto che la politica italiana sia la peggiore del mondo.
Il fatto che 1009 elettori non riescano a trovare un nome condiviso per il Presidente della Repubblica è lo specchio di un paese diviso, mal governato, dilaniato da povertà e disoccupazione, dall’acuto divario sociale, sempre più “intollerante” nonostante il fastidioso mainstream e che economicamente è sul filo di una crisi di nervi nonostante Mario Draghi. Il paese Italia non si merita questo poiché è decisamente ben altro; con tale teatrino, stiamo facendo dimenticare al mondo il nostro vanto: storia, cultura e tradizione.