Quirinale, sesta votazione conclusa con sesta fumata nera. Molti voti per Mattarella, il Pd: "Tenere conto"

Nuova fumata nera anche per la sesta votazione Quirinale. Il centrodestra si è astenuto, mentre centrosinistra e Movimento 5 Stelle hanno votato scheda bianca o Sergio Mattarella

La seconda votazione del giorno, la sesta in totale, è stata, come previsto, nuovamente infruttuosa: il centrodestra dopo il flop di Maria Casellati si è astenuto, mentre il Movimento 5 Stelle e il centrosinistra sono andati di scheda bianca o hanno votato Sergio Mattarella. Un voto, però, quello verso Mattarella, che sa di saluto e di omaggio. Sia Conte che Salvini, infatti, poco prima dell'inizio dello spoglio, avevano annunciato che si sarebbe andati verso un presidente donna. Enrico Letta, dal canto suo, si è limitato a dire, dopo l'incontro con i due leader, che si augura un nome "all'altezza di Mattarella". Frase che, evidentemente, ha escluso Mattarella stesso. 

Quirinale, i voti della sesta votazione

  • Mattarella: 336
  • Di Matteo: 41
  • Manconi: 9
  • Casini: 8
  • Cartabia: 5
  • Belloni: 4
  • Schede bianche: 106
  • Astenuti: 443

Il flop di Maria Casellati

Venerdì 28 gennaio è il giorno del flop della seconda carica dello Stato, che alla prima votazione è stata impollinata, dal centrosinistra quanto dal centrodestra. Mancano 71 voti di franchi tiratori. Un vero choc per la Casellati che sembrerebbe aver patito un piccolo malore dopo la votazione che l'ha portata a richiedere l'assistenza di un commesso che l'ha accompagnata fuori dall'aula parlamentare. Il blocco di voti del centrodestra non è arrivato nella quantità immaginata prima della votazione. Un risultato troppo magro per potersi ripresentare. Casellati dovrà rinunciare alle aspirazioni al Quirinale, la soglia fissata dal centrodestra per continuare a puntare su di lei si attestava sulle 400 schede. Ne sono arrivato 18 di meno. La prova di forza del centrodestra, ma soprattutto di Matteo Salvini, può dirsi fallita senza possibilità di appello. 

Serata di colloqui

Citando una fonte del Movimento 5 Stelle, Enrico Mentana ha riferito che Giuseppe Conte starebbe in questi minuti sentendo il centrodestra: vero sconfitto in questa giornata di votazioni. E in cerca di nuovi nomi su cui puntare sembrerebbe proprio il Movimento 5 Stelle l'ago della bilancia dopo il flop della Casellati. In serata dovrebbero aprirsi tavoli anche con il centrosinistra, da sempre più affine. I nomi papabili sono sempre meno: Mario Draghi, Pierferdinando Casini, Elisabetta Belloni, Sergio Mattarella. Colloquio fra centrodestra e M5S confermato anche dal leader di Cambiamo!, Giovanni Toti: "Contatti Salvini-Conte? Anche più contatti. Spero che entro sera si abbia il nome del ‘quirinabilè e domani si possa chiudere la partita". Intanto Matteo Salvini spiazza tutti e dopo i vari incontri annuncia ai giornalisti che sta "lavorando per trovare un Presidente donna".