Quirinale, conclusa la quinta votazione: Casellati si ferma a soli 382 voti
Si è conclusa la quinta votazione per il Quirinale: Elisabetta Casellati non raggiunge il quorum e si ferma a 382 voti. Aria di crisi nel centrodestra
Elisabetta Casellati non raggiunge il quorum nella quinta votazione per il Quirinale e si ferma a 382 voti. Dopo l'opzione astensione di ieri pomeriggio, il centrodestra ha deciso di puntare sulla presidente del Senato per capire come posizionarsi rispetto al quorum. Un nominativo scelto nonostante la totale chiusura del Pd e del centrosinistra in generale sull'esponente di Forza Italia. Proprio per questo motivo, Pd, M5s e LeU hanno deciso di astenersi dalla votazione, in protesta contro quella che Giuseppe Conte ha definito "una forzatura istituzionale". Prevista per le ore 17 una nuova votazione.
Esattamente come ieri il quorum per questa votazione corrisponderà alla maggioranza assoluta dell'Aula e non più ai 2/3. In tale scenario è possibile - ma molto difficile - un eventuale spallata di uno dei due schieramenti in campo per l'elezione di un candidato non condiviso con l'avversario. Ipotesi rischiosa, soprattutto tenendo conto dei numerosi cani sciolti presenti all'interno del Gruppo misto e dell'incognita dei franchi tiratori.
Quirinale, l'esito della quinta votazione
Disfatta per il centrodestra, che per oggi sperava di riuscire a compattare almeno i propri grandi elettori. Nella notte si era tenuto un lungo e tumultuoso vertice tra i leader della coazione, durante il quale Matteo Salvini aveva ribadito: "Domani [cioè oggi ndr] il centrodestra voterà, mi hanno dato mandato tutti a esplorare quale profilo può ottenere più consensi. Mi aspetto sviluppi risolutori e definitivi. Spero che Pd e M5s non votino più scheda bianca e si assumano le loro responsabilità". Secondo alcune indiscrezioni sarebbe stata la stessa Casellati a spingere sulla sua candidatura, malgrado le perplessità della coalizione. Sembrerebbe inoltre che nella giornata di giovedì la presidente del Senato abbia spammato la richiesta di votarla sui cellulari dei grandi elettori del centrodestra.
Di seguito le preferenze di questa quinta votazione per il Quirinale
- Astenuti: 406
- Schede bianche: 11
- Maria Elisabetta Alberti Casellati: 382
- Sergio Mattarella: 46
- Nino Di Matteo: 38
- Silvio Berlusconi: 8
- Antonio Tajani: 7
- Marta Cartabia: 7
- Pier Ferdinando Casini: 6
Dall'altro lato della barricata, i Dem non hanno però la minima intenzione di votare Casellati, come già precedentemente spiegato dallo stesso Enrico Letta due giorni fa: "Proporre la candidatura della seconda carica dello Stato, insieme all’opposizione, contro i propri alleati di governo sarebbe un’operazione mai vista nella storia del Quirinale. Assurda e incomprensibile. Rappresenterebbe, in sintesi, il modo più diretto per far saltare tutto". Verso mezzogiorno il centrosinistra ha reso nota la volontà di astenersi dalla votazione odierna, in dissenso sulla scelta di Casellati come candidato per il Colle.
Il voto della giornata di giovedì
Lo scrutinio della giornata di giovedì è stato caratterizzato dalla scelta del centrodestra di affidarsi all'astensione, generando grande disappunto all'interno di Fratelli d'Italia. Già ieri infatti Giorgia Meloni aveva insistito sulla possibilità di tentare il voto di posizionamento, proponendo i nomi di Elisabetta Belloni e Sabino Cassese ma venendo sostanzialmente ignorata dai compagni di coalizione.
Di seguito le preferenze della quarta votazione per il Quirinale
- Astenuti: 441
- Schede bianche: 261
- Sergio Mattarella: 166
- Nino Di Matteo: 56
- Luigi Manconi: 8
- Marta Cartabia: 6
- Giuliano Amato: 5
- Mario Draghi: 4
- Pier Ferdinando Casini: 2
Il voto di giovedì è stato inoltre caratterizzato dalle 166 preferenze per Sergio Mattarella, molte delle quali dicono provenienti dalle fila del M5s. Restano in molti a invocare un bis dell'attuale capo dello Stato, anche se al momento la posizione ufficiale di quest'ultimo resta quella di una totale indisponibilità a un secondo mandato.