Quirinale, oggi prima chiama: a che ora si vota e chi sostengono i partiti

Oggi la prima chiama per l'elezione del 13esimo Presidente della Repubblica. Si vota alle ore 15. Ancora incerto l'esito anche se appare prevedibile un gran numero di schede bianche

Cominciano le votazioni per eleggere il 13esimo Presidente della Repubblica Italiana: alle 15 la prima chiama. Probabile maggioranza di schede bianche, mentre i partiti continuano a faticare a trovare un nome sul quale accordarsi. L'uscita di scena di Berlusconi non è stata compensata da un altro nome gradito al centrodestra, che smania per trovare un candidato di bandiera. Scontro Salvini-Letta su Draghi dopo il no del leader leghista al nome dell'attuale Premier. Il Segretario del Pd vede in un Mattarella-bis la soluzione più gradita. Mentre Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, sostiene la candidatura del fondatore della Comunità di Sant'Egidio Andrea Riccardi. Nome gradito anche alla sinistra.

Scontro Salvini-Letta

Intanto oggi Letta incontrerà Salvini. Il Segretario del Partito Democratico vuole chiarirsi le idee dopo che nelle ultimi ore il leader del carroccio ha con forza affossato la candidatura dell'attuale Primo Ministro. "Pericoloso allontanare Draghi da Palazzo Chigi", ha dichiarato Salvini. Così Letta, come anticipato su Rai Tre a Che Tempo Che Fa con Fabio Fazio, oggi cercherà di rilanciare la candidatura dell'ex BCE. Che al momento è una delle poche candidature con un sostegno bipartisan abbastanza ampio da permettere l'elezione. "Voglio capire se le dichiarazioni fatte", cioè il no a Draghi al Quirinale, "siano ultimative oppure no", ha affermato Letta.

L'ipotesi Mattarella bis

Ma il Partito Democratico continua a sostenere l'improbabile scenario di un bis dell'attuale Presidente. Sempre su Rai Tre Letta ha infatti dichiarato che "per noi sarebbe l'ideale". E ancora: "L'unica maggioranza che c'è, è quella che esprime il governo Draghi". E dunque l'unico nome che ha qualche possibilità di essere eletto è un nome attualmente condiviso dalla maggioranza governativa. Infine: "Sono ottimista che troveremo nell'arco di 48 ore, massimo 72, una soluzione".

Schede bianche alla prima chiama

Si preannunciano una maggioranza assoluta di schede bianche per la prima chiama. I partiti di sinistra così come quelli di destra sono ancora ben lontani da un qualsivoglia accordo. Solo il Movimento 5 Stelle ha espresso una forte preferenza: quella per il fondatore della Comunità di Sant'Egidio, Andrea Riccardi. Anche se, come per gli altri papabili, è probabile che il suo nome venga proposto con forza solamente a partire dalla quarta votazione: "Riteniamo quindi non opportuno nelle primissime votazioni lanciare il nome di Andrea Riccardi. Proprio perché invitiamo altre forze ad un confronto, non è utile 'bruciare' subito la candidatura di Riccardi. Ragionevolmente", ha affermato Giuseppe Conte, leader M5S.

"Riteniamo di dover votare scheda bianca, così che il confronto con le altre forze politiche possa proseguire", e conclude Conte, "Il nome di Riccardi, che potrebbe avere una vis attrattiva, lo vorremmo proporre più avanti dopo aver avviato il confronto con le altre forze politiche."