Obbligo vaccinale, regole e divieti: cosa è consentito fare fino al 15 giugno. 100 euro di multa per i trasgressori

Da sabato 8 gennaio scatta l'obbligo vaccinale per tutti gli over 50. Ecco le regole e i molti divieti per i no vax più ostinati. Multe una tantum di 100 euro per chi trasgredisce

Da sabato 8 gennaio scatta l'obbligo vaccinale per chi ha già compiuto il cinquantesimo anno di età: ecco le principali regole e divieti che si accompagnano al decreto. Al momento vige già l'obbligo di mascherina all'aperto in tutta Italia. FFP2 qualora si viaggiasse sul trasporto pubblico locale o su treni ad alta percorrenza. Questione green pass: versione, cosiddetta, "base" per tutti i lavoratori, "rafforzato" per bar, ristoranti e luoghi ricreativi al chiuso in generale. Niente quarantena, infine, per chi entra a contatto con un positivo: ma solo se si è ricevuta la seconda o terza dose entro i 120 giorni precedenti.

100 euro di multa per i trasgressori

Sin da subito scatta l'obbligo vaccinale per tutti gli over 50. Le multe, però, cominceranno a fioccare solamente a partire dal primo febbraio. 100 euro di multa per chi contravviene alle nuove regole. Da questo momento in poi diventerà fondamentale avere un green pass rafforzato. Che si può ottenere solamente mediante vaccinazione o guarigione dal Covid. L'estensione prevista andrà a coprire il trasporto pubblico locale, ma anche viaggi su treni, aerei e navi. Dal quindici febbraio in poi scatta l'obbligo di green pass rafforzato per tutti i lavoratori, siano essi del pubblico o del privato. Ma anche l'obbligo vaccinale per tutti i lavoratori non occupati. Entrambe le ultime due categorie riguardano solamente quegli individui che hanno già compiuto il cinquantesimo anno d'età.

Fino al termine dello stato d'emergenza

Al momento le regole sopra citate saranno valide fino 15 giugno 2022. Ma nella teoria esse sono applicabile solamente grazie alla proroga dello stato d'emergenza recentemente convalidata. Quindi è lecito attendersi una nuova, ulteriore, proroga. Lo stato d'emergenza andrà a superare i già superati due anni di durata massima. Con buona pace di giuristi e costituzionalisti. Difficile immaginare dunque che Mario Draghi lascerà Palazzo Chigi declinando le responsabilità in tal senso su un nome "secondario". Ma i dubbi a riguardo dovranno attendere ancora qualche settimana. Quando cioè la matassa Quirinale verrà finalmente sbrogliata.