Green pass, Ugo Mattei al Giornale d'Italia: "Strumento vigliacco e irrazionale"
Ugo Mattei, giurista e docente di diritto, in esclusiva a Il Giornale d'Italia, attacca il Green pass e le sue estensioni: "Siamo gli unici in Europa a non aver fatto un passo indietro. Più andiamo avanti più sprofondiamo nell'abisso"
Ugo Mattei, giurista esperto e docente di diritto presso l'Università degli Studi di Torino, in esclusiva a Il Giornale d'Italia, parla di Green pass, vaccini e strategia pandemica. "Tutto questo impianto messo su dal Governo è di una gravità estrema", inizia. "Il Green pass utilizzato come strumento di discriminazione è totalmente inaccettabile sotto il profilo costituzionale e della libertà giuridica in generale. Tanto più lo si amplia, tanto più si sprofonda negli abissi dell'illegalità". E ancora: "Oggi stiamo vedendo un ampliamento di questo strumento vigliacco", dice il professore riferendosi all'estensione del certificato verde per accedere ai luoghi della vita sociale, per prendere i mezzi di trasporto e per andare persino al lavoro. Secondo l'esperto il Green pass è qualcosa di "irrazionale che ha come puro scopo quello di continuare in quest'orgia del potere di Governo Draghi che - continua - spero prima o poi venga cacciato".
In queste ultime settimane stiamo raggiungendo un numero record di contagi Covid nonostante l'introduzione del Green pass e del Super Green pass. Che cosa pensa a questo proposito?
"È chiaro che la politica pandemica fondata sul Green pass e sul monopolio vaccinale è fallita". E di questo - continua il giurista - i vertici di Palazzo Chigi "devono farsene una ragione. Siamo gli unici in Europa a non aver fatto marcia indietro. Proprio ieri la Francia ha sostanzialmente bloccato l'imposizione del Green pass. Mentre noi abbiamo sempre la nostra solita attitudine italica che consiste nel non dire mai che abbiamo sbagliato. Al contrario anzi, qui si passa il tempo ad autocelebrarsi". Così "si va avanti sempre peggio fino a sprofondare nell'abisso".
Secondo lei verrà mai introdotto l'obbligo vaccinale contro il Covid per tutti gli italiani?
"No", risponde in modo secco e deciso il professor Mattei. "Questo non è possibile perché il numero di morti per conseguenze avverse al vaccino è troppo alto. La Corte Costituzionale ha sempre detto che le conseguenze avverse del vaccino obbligatorio devono essere tollerabili. In questo caso, con una probabilità di morte così alta, la tollerabilità non ci può essere. È qualcosa di impossibile dal punto di vista giuridico. È anche vero tuttavia che con il Green pass si sta facendo un'operazione sostanzialmente identica. Sotto il ricatto del lavoro e della vita sociale, si impone un vaccino che ha conseguenze potenzialmente letali".
Professore, lei insieme ai filosofi Massimo Cacciari e Giorgio Agamben e al massmediologo Carlo Freccero ha creato la Commissione Dubbio e Precauzione. Com'è nata l'idea?
"Tutto è partito da un'esigenza. È nata sulla base di un'indignazione condivisa da un certo numero di persone pensanti rispetto alla propaganda, al lavaggio di cervello al quale viene sottoposta la popolazione". Secondo Mattei tutto questo sta "trasformando i cittadini in pazienti terrorizzati e pavidi". "Così - precisa l'esperto - abbiamo introdotto un po' di laicità in questa discussione. Ci siamo trovati in un primo convengo a novembre a Torino per discutere della politica pandemica con criterio e ragionevolezza e ci siamo organizzati in modo più strutturato. Questo ha fatto sì che poi un mese dopo nascesse la Commissione che attualmente sta producendo documenti e sta avendo una struttura sempre più stabile".