Quirinale: se Berlusconi non ce la fa è pronto Gianni Letta

Quirinale: Gianni Letta è l'unico di area centrodestra in grado di mettere d'accordo anche la sinistra

La notizia è la seguente: a brevissimo, già prima dell'incontro annunciato per il dopo feste, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni si incontreranno riservatamente (solo loro tre e lontano dai flash dei fotografi e dagli sguardi di giornalisti e telecamere) per cominciare a passare in rassegna i nomi, uno ad uno, di chi ci sta (oppure no) a votare il Cav per il Colle.

Per la prima volta dovranno esser fatti nomi e cognomi dei grandi elettori disposti a votare Silvio Berlusconi. Ma se non si raggiungerà almeno quota 500 (perché molti di quelli che promettono il voto potrebbero cambiare idea successivamente) la candidatura del Cav verrà accantonata. Se così sarà nel centrodestra è destinata a crescere l'ipotesi Gianni Letta. Ad oggi, infatti, i veri candidati per il Colle sono due: uno è Mario Draghi e l'altro sarà un candidato di area centrodestra. In questo caso, viste le quotazioni in ribasso di Giuliano Amato, Marcello Pera e Pierferdinando Casini, l’unico che sembra avere le caratteristiche di trasversalità richieste anche da Sergio Mattarella quando la sera dell'ultimo dell'anno ha tracciato l'identikit del prossimo capo dello stato, è proprio Gianni Letta.


I problemi di Gianni Letta, però, sono due: fino a quando e per quanto tempo ancora Silvio Berlusconi continuerà a tirerà la corda della sua impossibile candidatura e una vecchia ruggine, mai veramente sopita, con Matteo Salvini. Mentre invece a favore dello "zio" (così lo chiamano affettuosamente quelli più vicini a lui) giocano a favore gli ottimi rapporti che da sempre coltiva con il centrosinistra: Bettini, D’Alema, Guerini e Lotti ma anche Conte e Luigi Di Maio. Per non parlare poi del nipote, l'attuale segretario Pd. Tutta gente che non avrebbe nulla da obiettare se lo "zio" Gianni si insediasse al Quirinale.