Canone Rai, stop all'addebito nella bolletta elettrica: ecco da quando
Come decretato dall'Unione Europea sparisce il canone Rai dalla bolletta elettrica: stop alla misura voluta dal governo Renzi
Il canone Rai non arriverà più assieme alla bolletta elettrica. La notizia non è esattamente recente, essendo stato sentenziato dall'Unione Europea già mesi fa. Arriva però la prima data sull'entrata in vigore del provvedimento in Italia: gennaio 2023. Il canone rimarrà così in bolletta ancora per tutto l'anno prossimo. Niente più rigiri per "raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia". Il provvedimento è stato recepito a margine degli impegni presi dal governo italiano, e verrà implementato nel PNRR.
La decisione UE sul canone Rai
"La decisione di esecuzione del Consiglio sul piano italiano di ripresa e resilienza comprende misure volte a garantire la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell'elettricità" riferiscono fonti interne alle istituzioni UE. Le bollette diminuiranno dunque di 9 euro al mese per dieci mesi: un risparmio complessivo di 90 euro annuali. È ovviamente lecito attendersi che i soldi del canone Rai torneranno a essere riscossi come avveniva prima del 2016, ovverosia tramite bolletta separata. A una cifra complessivamente maggiore rispetto alla attuale.
Canone Rai in bolletta: la firma di Renzi
È stato uno dei provvedimenti più noti dell'esecutivo a firma Renzi. Entrato in vigore nel 2016, ha permesso di risparmiare 23 euro sul canone alle famiglie. Ha altresì ridotto di quasi tre volte l'evasione: passata dal 36% al 10%. Come annunciava trionfante Renzi sul suo blog: "I governi a guida Pd sono riusciti non solo a recuperare molto dall’evasione fiscale, ma anche a dare concretezza a un principio sano, basilare per una società equa: pagare tutti per pagare meno. L’esempio è del canone Rai vale per tutti: dall’evasione generalizzata al pagamento in bolletta. E così oggi si paga meno e si paga tutti. E se ciò che dobbiamo pagare è equo e soprattutto se ci offre un servizio, una prestazione, se è utile a noi e alla comunità, allora pagare sarà meno spiacevole e più consapevole". Una misura durata appena sei anni, adesso da rottamare.