Clima, Draghi: "I veri innocenti sono pochi, i colpevoli tantissimi"

Il premier al Cop26 di Glasgow: "Io leader? Per carità"

Per quanto riguarda la battaglia sul clima, "non credo che si ottenga molto indicando Paesi colpevoli e Paesi innocenti", dice il Premier italiano Mario Draghi. Anche perché, su questo campo, "i veri innocenti sono pochissimi e i colpevoli tantissimi". "Non è facendo pressione su questi Paesi che si ottengono risultati - continua - con la diplomazia dello scontro non si arriva a niente". Al contrario, bisogna muoversi nell'ottica del "perseguimento obiettivo comune", non dello "scontro", sottolinea.

Clima, Draghi: "I veri innocenti sono pochi, i colpevoli tantissimi"

Le istituzioni finanziarie multilaterali di sviluppo, in primis la Banca Mondiale, che "fa molto poco" in campo climatico, "devono muoversi", sostenendo e favorendo la mobilitazione del settore privato nel finanziare la transizione climatica, dice ancora Draghi.

"Ci sono attori che vanno mobilitati assolutamente", continua. "Tutte le banche multilaterali di sviluppo, in primis la Banca Mondiale devono muoversi. Perché la Banca Mondiale, con la partecipazione eventualmente dei governi, può garantire questi progetti. La Banca Mondiale ha fatto da sempre l'attore sinergico o, come si diceva un tempo, catalitico, per la creazione di questi pacchetti finanziari. E' il posto che viene per primo in mente. Ma ancora oggi la Banca Mondiale fa molto poco sul clima".

E poi: "Non mi preoccuperei troppo" per il negoziato sulla finanza climatica alla Cop26. Questo "è stato notato che non siamo ancora arrivati a 100 mld di dollari. A oggi siamo sugli 82-83 mld. Non me ne preoccuperei troppo, perché si possono sempre mobilitare una collocazione di diritti speciali di prelievo da parte del Fmi, che venga a colmare la differenza che c'è oggi". Infine: "Dopo i picchi di mortalità da Covid-19, si è registrato uno straordinario aumento delle emissioni" climalteranti nel mondo. "Siamo già oltre i livelli pre Covid", ha concluso Draghi.