Pd, dopo la vittoria ombre correnti. Decaro pensa al "partito dei sindaci"
Non sono ancora passate due settimane dal trionfo alle urne che il Partito Democratico rischia di nuovo di dividersi in diversi rivoli. A pensarci, stavolta è Decaro che propone un "partito dei sindaci"
Non è ancora finito lo champagne stappato per la vittoria alle recenti elezioni comunali, con il ballottaggio in programma tra poche ore in alcune città fondamentali come Roma e Torino, che il Partito Democratico torna a mantenere fede alla sua lunga e celeberrima storia di divisioni, separazioni, scissioni e frammentazioni interne. Stavolta il sasso viene lanciato da Antonio Decaro, presidente dell'Anci e primo cittadino di Bari, che lancia l'idea di un "partito dei sindaci".
Decaro: "Faccio nascere un partito dei sindaci dentro il Pd"
"O la musica cambia o faremo nascere un nostro partito dentro il Pd", ha detto Decaro a Repubblica, che rimarca: "Fanno sempre lo stesso errore, non riescono a comprendere quanto siamo decisivi noi sindaci". Per Decaro, "dopo il presidente della Repubblica, i sindaci sono le figure istituzionali in cui i cittadini hanno più fiducia. Rappresentano l'ossatura del Paese. Ma il Pd non li valorizza, se ne ricorda solo a ridosso delle comunali, che il centrosinistra di solito vince, per poi soccombere alle elezioni generali. Negli ultimi 20 anni, le politiche le abbiamo sempre perse, abbiamo governato con i voti degli altri".
Che cosa significa? "Significa - risponde - che se il 4 ottobre avessimo votato anche per il Parlamento, forse non avremmo avuto il medesimo esito delle amministrative. E' qui lo sbaglio: pensare che il successo di 10 giorni fa dipenda da strategie nazionali replicabili tout court". Insomma, Decaro si fa portavoce dei sindaci Pd che ritengono che la vittoria soprattutto loro, e non di Letta o della segreteria. Quindi un trionfo locale, non nazionale.
Il Pd: "Lo governeranno i sindaci, non la segreteria"
E se non cambia nulla, Decaro avverte che "rischiamo che nasca il partito dei sindaci dentro il Partito democratico. E se i sindaci si coalizzano, per la forza e il gradimento che hanno, lo governano loro il Pd. Andate in qualsiasi media città o piccolo
Comune e chiedete il nome del parlamentare del territorio. Non lo conosce nessuno. Mentre quello del sindaco sì, sanno pure dove abita e se non lo trovano in municipio gli vanno addirittura a citofonare a casa". Caro Enrico, stai sereno sì, ma fino a un certo punto...