Governo, schiarita Salvini-Draghi dopo incontro: torna il sereno in Cdm

Dopo lo strappo della Lega sulla delega fiscale, colloquio fra il premier e il leader della Lega: "Incontri ogni settimana"

Torna il sereno in Consiglio dei ministri, dopo l'incontro tra il leader della Lega Matteo Salvini e il premier Mario Draghi. Dopo lo strappo di martedì 5 ottobre sul decreto delega fiscale, che ha fatto tremare il Governo, i due si sono chiariti e seduti assieme al tavolo del Cdm. Presenti anche i ministri leghisti - dopo la diserzione di martedì -. Giancarlo Giorgetti, Erika Stefani e Massimo Garavaglia, non hanno fatto mancare il loro voto sul tema delle riaperture di sale cinematografiche, teatri, impianti sportivi e discoteche. Quando intorno alle 18.30 circola la bozza con i numeri, scritti nero su bianco, i leghisti tirano un sospiro di sollievo. Non passa inosservato il briefing, a tre, che Matteo Salvini ha tenuto con il ministro per lo sviluppo economico e vicesegretario della Lega, Giancarlo Giorgetti e con il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

Governo, schiarita Salvini-Draghi: torna il sereno in Cdm

"Incontro molto utile: proposte e soluzioni condivise e impegno a confrontarci sul futuro dell'Italia ogni settimana. I giornali scrivano ciò che vogliono: un rapporto leale, franco e diretto risolve ogni problema e trova soluzioni", ha scritto Salvini, su Twitter, subito dopo l'incontro con il Premier, che non si è presentato di fronte ai giornalisti in attesa a piazza Colonna, al termine del meeting.  "È stato confermato l'impegno del governo a evitare ogni aumento della pressione fiscale e a proseguire nel percorso delle riaperture, tenendo conto del miglioramento della situazione epidemiologica", ha aggiunto Palazzo Chigi in una nota.

Salvini poi fa sapere che con Draghi ci saranno incontri settimanali. Una novità che permetterà, sottolineano fonti del Carroccio, di "evitare mediazioni e malintesi", con il leader leghista che non si tira indietro proponendosi come interlocutore del capo dell'esecutivo. Un messaggio rivolto a tutti: dentro e fuori al partito. Stavolta nessuna tensione in Cdm, perché anche sulle discoteche, che potranno riaprire al 50% al chiuso (75% all'aperto), il bicchiere, lato Salvini, si può considerare mezzo pieno. Questo l'epilogo di una giornata che ha registrato l'incontro tra il leader leghista e il premier Draghi, dopo lo strappo di martedì scorso sul tema del catasto, che resta sospeso.

Il confronto tra Salvini e Giorgetti ha avuto una coda anche nel cortile di Palazzo Chigi prima che iniziasse il Consiglio dei ministri. A fare capannello anche gli altri due ministri leghisti, la titolare delle disabilità Erika Stefani e Massimo Garavaglia, ministro del Turismo. Poi il Cdm che ha visto tutti d'accordo. "Il presidente Draghi e il senatore Salvini hanno toccato anche il tema delle riaperture, per allentare il più possibile limiti e restrizioni in caso di dati sanitari confortanti", il comunicato della Lega.