Elezioni Milano, Sala lancia appello a elettori di destra: "Esiste voto disgiunto"
Il Sindaco uscente: "Negli anni il centrodestra ha sempre confermato una presenza significativa a Milano, poi magari c’è spostamento tra i partiti che lo rappresentano"
Il Sindaco uscente Beppe Sala lancia un appello agli elettori di centrodestra di Milano: "La destra a Milano c’è con un elettorato conservatore al quale mi rivolgo anche, perché esiste". "Il voto disgiunto - dice il Sindaco uscente - fa parte delle regole democratiche. Lo dico agli elettori di centrodestra: pensateci”. Sala, dunque, si rivolge, anche alle forze moderate del centrodestra affinché votino lui (magari mantenendo il loro voto di lista a un partito di centrodestra) per continuare il percorso iniziato cinque anni fa a Palazzo Marino.
Elezioni Milano, Sala: "Esiste voto disgiunto"
L'invito è stato rivolto in particolare ai militanti di Forza Italia, a cui si è rivolto anche Gianfranco Librandi, della lista Riformista, e l’ex assessore nella prima giunta targata Gabriele Albertini, Sergio Scalpelli. "Un sindaco te lo tieni per cinque anni- prosegue Sala- non esiste, se non in casi rarissimi, che si dimetta e non può essere licenziato. E i prossimi cinque anni saranno delicati, servono persone competenti". Il sindaco continua poi commentando la piazza Duomo riempita sabato dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, asserendo che lui non ha alcun timore. "Fdi ha grande consenso anche a Milano, e questo è evidente", dice Sala. "Negli anni il centrodestra ha sempre confermato una presenza significativa a Milano, poi magari c’è spostamento tra i partiti che lo rappresentano".
Poi, l'attuale primo cittadino del capoluogo lombardo, alla fine del discorso che ha concluso la sua campagna elettorale, ha lanciato un altra stoccata al Centrodestra, il quale lo aveva accusato di non concludere la campagna in un evento cittadino, magari in piazza Duomo e con i big dei partiti che lo sostengono: "Questo è veramente buffo - commenta Sala - che facciano un po’ quel che vogliono, ma anche io faccio quello che voglio". E comunque "non mi pare che Albertini abbia chiuso la campagna in piazza Duomo– conclude - io faccio quel che voglio e lo faccio al meglio. Poi vedremo se l’ho indovinata io o loro. Qualche sospetto su come andrà a finire ce l’ho, ma è meglio in questo momento essere molto prudenti".