Roma, figuraccia Raggi: "Presto sgombero di CasaPound". La procura la smentisce

Virginia Raggi, prima delle prossime elezioni, vuole provare a mantenere la promessa dello sgombero del palazzo occupato da CasaPound, ma inciampa nell'ennesima figuraccia

La Sindaca di Roma Virginia Raggi, in vista delle prossime elezioni amministrative, riferisce che il palazzo occupato da Casapound sarà presto sgomberato. Ma non è così, e a contraddire la prima cittadina ci ha pensato nientemeno che la stessa procura. "Presto Casapound sarà sgomberata dal palazzo che da anni occupa abusivamente in pieno centro a Roma", ha scritto Raggi. “Lo avevo detto anni fa, ed ora finalmente ci siamo. Nel corso di una riunione convocata dal prefetto Matteo Piantedosi con i rappresentati di tutte le Istituzioni, è stato fatto il punto sulle occupazioni abusive in città: il palazzo di via Napoleone III, a due passi dalla stazione Termini, dovrà essere liberato a breve". Belle parole, che però sono rientrare solo nell'annovero dei comizi elettorali.

Roma, figuraccia Raggi: "Presto sgombero di CasaPound". La procura la smentisce

"Triste smania comunicativo/elettorale, poi prontamente smentita dalle stesse istituzioni tirate per la giacchetta visto che in realtà prima delle elezioni non vi sarà alcuno sgombero", ha infatti fatto sapere il presidente dell’Assemblea Capitolina e capogruppo di Forza Italia Marcello De Vito. Ma a festeggiare è soprattutto Luca Marsella, consigliere municipale di Cpi a Roma, che purtroppo per noi si è trovato un nemico (la Raggi) troppo debole per tenergli testa. "Si tratta solo di propaganda elettorale della Raggi, che è stata già smentita dalla Prefettura. Il sindaco invece di pensare ai problemi dei romani e a riparare i danni che ha causato in 5 anni, è ossessionata da CasaPound".

"Ci sono decine di occupazioni di immigrati e centri sociali, c’è una lista degli sgomberi e deve essere rispettata", continua con la sua retorica di cui avremmo voluto volentieri fare a meno De Vito. "Anche perché in tutti questi anni CasaPound è diventata un punto riferimento sociale e culturale, a differenza di altri luoghi dove degrado, droga e business la fanno da padrone. Ma tanto siamo all’assurdo, il centro sinistra organizza un confronto sulle primarie da un centro sociale chiedendo lo sgombero di CasaPound. È paradossale ma è solo campagna elettorale".

Sulla questione è intervenuta anche la Lega. "Un Sindaco di così basso profilo a Roma non si era mai visto", si legge in una nota firmata da Maurizio Politi, capogruppo della Lega in Assemblea Capitolina e da Flavia Cerquoni, dirigente Lega Roma Capitale. "In aula è in discussione l’assestamento di bilancio, e il Sindaco che non ha neanche più i numeri in aula Giulio Cesare, con la conseguenza che verranno bloccati i servizi della città, va a fare passerelle in prefettura, additando il nemico di turno. Prima a braccetto con i centri sociali occupati, campioni dell’illegalità e dello spaccio di droga, ora in cerca di un’immagine da legge e ordine con lo sgombero di CasaPound. Pensasse ai problemi di questa città, che di personaggi macchiettistici in Campidoglio ce ne sono già troppi".