20 Luglio 2021
Fonte: lapresse.it
Oggi, martedì 20 luglio, il ddl Zan è in Aula del Senato a partire dalle 16.30 per la discussione. La Lega ha preparato ben 672 emendamenti, tra cui almeno 20 presentati solo dal vicepresidente del Senato Roberto Calderoli. "Se si dialoga, la Lega è pronta a ritirare gran parte degli emendamenti presentati al Ddl Zan", fanno però sapere i verdi cravattati, per bocca di Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato. "Se invece il Pd continuerà a volere lo scontro, affosserà la legge e la tutela dei diritti di migliaia di persone".
Non si è fatta attendere la reazione del Pd. "I 700 emendamenti presentati dalla Lega al ddl Zan sono il chiaro tentativo di affossare la legge. Altro che volontà di dialogo e mediazione. Salvini sui diritti conferma di avere la stessa linea di Orban". Queste le parole di Alessandro Zan.
"Come volevasi dimostrare, dopo tre settimane di appelli accorati al dialogo e dopo centinaia di dichiarazioni in cui si sosteneva l'importanza di approvare una legge contro l'omotransfobia, alla prova dei fatti la Lega ha presentato 700 emendamenti", ha fatto sapere il senatore Franco Mirabelli, capogruppo dem in commissione Giustizia e vicepresidente del gruppo. "Avevamo ragione - conclude - 8 mesi di ostruzionismo la dicevano già lunga sulle reali volontà di Salvini, che si dimostra per l'ennesima volta un interlocutore non credibile. Ora in Aula ci confronteremo sul merito con le altre forze politiche per approvare al più presto il ddl Zan".
"Forse pensano di poter vincere una prova di forza", queste le parole di Simone Pillon, intervistato da Il Giornale d'Italia solo una settimana prima, in merito al muro eretto dal Pd contro il dialogo. "Spiace, perché la politica serve a cercare insieme il bene comune, non a imporre soluzioni di parte".
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