19 Luglio 2021
Fonte: lapresse.it
La riforma della giustizia è il primo banco di prova per Giuseppe Conte, che si sta apprestando a diventare presidente del Movimento 5 Stelle. "Il M5S si era già distinto e aveva lavorato per l'accelerazione dei processi e anche in Parlamento darà un contributo per migliorare e velocizzare i processi. Ma a Draghi ho ribadito che saremo molto vigili nello scongiurare che non si creino soglie di impunità", ha affermato l'ex premier, assicurando che il Movimento "darà il contributo per migliorare" la riforma della giustizia, con un "atteggiamento costruttivo". Ma la maggior parte degli esponenti M5s non sembra appoggiare sua linea dell'ex Premier.
"Noi ci saremo mercoledì 21 dalle 10,30 alle 13 perché la riforma Cartabia rappresenta ciò che abbiamo sempre combattuto e mi aspetto che tutti i portavoce che in questi giorni l'hanno criticata, e tutti i giudici, i magistrati che non sono d'accordo, ci mettano la faccia", ha detto la consigliera 5Stelle in Regione Lazio Francesca De Vito, tra gli organizzatori della manifestazione. "Non so in quanti saremo", prosegue, "non abbiamo grandi strumenti per far sentire la nostra voce ma l'importante è continuare un percorso di coerenza".
Ma non è finita. Il Movimento 5 stelle ce l'ha con Conte anche per lo Statuto che quest'ultimo vorrebbe far approvare. "Rappresenta un'offesa per tutti coloro che, risvegliati da un 'vaffa', avevano preso in mano la propria vita di cittadino consapevole e stavano costruendo qualcosa di buono e pulito, lontano dalle dinamiche e dagli interessi della politica", attacca De Vito. "Conte non dovrebbe neppure nominare Gianroberto Casaleggio e il suo progetto, perché proprio non lo ha compreso. Il suo verticismo vuole solo distruggere un sogno con l'unico scopo di creare l'ennesimo partito. Il peggiore, quello dell'uno su tutti... contornato da chi crede che l'uomo solo al comando porti da qualche parte".
Per De Vito "è tempo che si torni in piazza, anche per ricordare Gianroberto e tutto ciò che ha rappresentato e per riprendere possesso delle nostre battaglie a partire dalla critica feroce alla riforma Cartabia ma senza dimenticare quello che da mesi stiamo sopportando". E ancora: "Oltre al tentativo di annullare la prescrizione si è perso il salario minimo, il cashback, l'ambiente, la progressività fiscale, i poteri dell'Anac, il dl Dignità, il no al Ponte sullo Stretto e alle altre opere inutili, i Benetton, i concorsi nella scuola... resta solo il reddito di cittadinanza che per come è impostato, sarà raso al suolo alla prima occasione o alla prossima legge di stabilità per mancanza di finanziamento".
Infine: "Mi dispiace che in tutto questo Beppe Grillo non abbia guardato l'altra faccia della Luna, quella che per giorni gli ha inviato lettere e messaggi per 'congelare' gran parte dei nostri 'onorevoli' al secondo mandato, riprendere i contatti con Casaleggio, chiedere scusa a tutti coloro che sono stati espulsi a seguito del voto contrario a Draghi e vedere se di quel progetto originario di democrazia partecipativa e Movimento dal basso, che avevano creato lui e Casaleggio, fosse rimasta qualche scintilla sotto tutta questa cenere".
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