09 Luglio 2021
Fonte: lapresse.it
La Chiesa italiana non ha alcuna intenzione di "bloccare" il ddl Zan per arginare l’omotransfobia, ribadisce, all’Adnkronos, monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la vita. "La Chiesa - osserva il presule all’indomani del nuovo intervento del presidente dei Vescovi Bassetti che ha ribadito la necessità di riformulare il testo - non vuole bloccare il ddl, basterebbe correggerlo. E se prevarrà l’intelligenza è quel che accadrà ".
Paglia in particolare muove un rilievo di fondo al testo: "All’inizio ha le caratteristiche di un ‘manifesto’ più che di un testo legislativo. Qualsiasi giurista ha spiegato le sue perplessità. Anche un buon numero di omosessuali non concorda in toto con la legge" così come è stata scritta.
Scandisce il vescovo Paglia: "Siamo di fronte a una legge che va riscritta in parte, però avverto che un tema come questo in realtà più che di una legge avrebbe bisogno di una grande opera di educazione perché la lotta alla discriminazione va prima di tutto insegnata ai ragazzi nelle scuole".
Sulla questione ddl Zan, oggi, venerdì 9 luglio, ai microfoni de Il Giornale d'Italia, è intervenuto anche Matteo Salvini: "C'è qualcuno che invece di difendere i diritti sacrosanti fa dell'ideologia. Punire chi discrimina, chi ferisce è cosa buona, giusta e doverosa. Portare idee gender anche sui banchi di scuola a bimbi di 7 anni a cui spiegare che sono fluidi, e quindi decideranno da grandi cosa essere cambiando di settimana in settimana, o inventarsi reati di opinioni per chi difende la famiglia e il concetto di mamma o di papà mi sembra assolutamente fuori dal mondo". Il capo del Carroccio è stato sentito in a Genova a "Storia futura – l’impresa di crescere”, per il 50° Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria guidati dal Presidente Di Stefano.
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