Rifiuti a Roma, cresce l’emergenza
Bordoni, vicepresidente Commissione Ambiente in Campidoglio: “Il fallimento del ticket Raggi-Zingaretti non può finire sulle spalle dei cittadini”
Per Roma quello dei rifiuti è più di un semplice problema da risolvere. E’ emergenza sanitaria, ora amplificata dal caldo incombente dell’estate; è urgenza sociale, con il rischio di una gestione degli spazi pubblici sempre più complicata e inadeguata; è necessità amministrativa, considerata la mediocre organizzazione dei servizi di smaltimento e di raccolta offerti; è un allarme diffuso che crea disagi nella circolazione stradale e preoccupazione sul fronte ambientale, con cumuli di spazzatura che invadono i marciapiedi e le strade.
Rifiuti, agire subito
La situazione deve essere affrontata subito e con decisione, riguarda la Capitale d’Italia ma anche tutto il territorio regionale, che continua a incontrare difficoltà operative. Servono quindi interventi concreti, anche perché, come evidenzia Davide Bordoni, consigliere capitolino della Lega, “siamo a un passo da un’ennesima procedura di infrazione da parte dell’Europa, che ormai da tempo ha messo sotto la lente d’ingrandimento la Regione Lazio”. Sulla questione rifiuti, sottolinea ancora Bordoni, “il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha buttato milioni di euro per l'ammodernamento di impianti che poi sono stati chiusi senza che venisse identificata un'alternativa. Per non parlare dei poteri sostitutivi, che Zingaretti avrebbe dovuto applicare anni fa sia sull'Ato di Roma che su quello di Latina. Non lo ha mai fatto, tanto che su quest'ultimo è stato commissariato dal Tar del Lazio”.
Strade invase da animali e spazzatura
Con le riaperture e l’allentamento delle misure restrittive del post pandemia si aprono opportunità turistiche interessanti, il rilancio della mobilità culturale, il ritorno a eventi e spettacoli in presenza, a un modo più diretto e coinvolgente di vivere la città, come dimostra anche l’entusiasmo che in questi giorni sta animando gli italiani tifosi della Nazionale di calcio finalista agli Europei. Purtroppo, puntualizza Bordoni, “le strade di Roma sono invase da migliaia di tonnellate di spazzatura, con la presenza sempre più frequente di topi, blatte, gabbiani e perfino cinghiali, anche nel centro storico”, una vetrina non proprio edificante che la Città Eterna non merita, non lo meritano i romani, non lo merita il Paese.
Per Bordoni, che è vicepresidente della Commissione Ambiente in Campidoglio, il fatto che “il Comune, vista la situazione, chieda una settimana in più per l'identificazione del sito definitivo a lungo termine dove allocare i rifiuti” è la palese “dimostrazione dell’incapacità del sindaco di Roma Virginia Raggi”, che è anche autorità sanitaria locale, la quale con “questa inerzia costringe i romani a convivere con pattume e rischi sanitari”, mentre dovrebbe “emanare ordinanze contingibili e urgenti” per risolvere “emergenze sanitarie e di igiene pubblica. A Roma – aggiunge Bordoni – a distanza di anni la raccolta differenziata stenta a decollare e gli impianti di recupero e riciclo sono scarsi e in grande difficoltà”.
Ama da riorganizzare
Tra le priorità da affrontare, secondo il consigliere capitolino leghista, c’è la riorganizzazione dell’Ama, municipalizzata che tra l’altro non dispone di impianti di trattamento dei rifiuti. “La storia recente in Ama parla di un miliardo di debiti, di anni trascorsi senza un vero piano industriale e di bilanci approvati su cui si è ripetutamente espressa la Corte dei Conti”.
Bordoni invita poi la Raggi a “procedere con urgenza a operazioni di derattizzazione e disinfestazione per scongiurare i potenziali rischi sanitari e ambientali”. Ma nel rimbalzo di accuse tra il Pd e il Movimento 5 Stelle, che continuano a puntarsi il dito reciprocamente su responsabilità attuali e anni di cattiva gestione sul tema rifiuti, a subire le conseguenze di un’emergenza che rischia di sfuggire di mano sono i cittadini della Capitale, che pagano “la Tari più alta d'Italia e sono costretti a sopportare il peso dei trasferimenti fuori regione su cui il Comune rischia il commissariamento”.
Per il momento, conclude Bordoni, "buona parte dei rifiuti di Roma arriveranno presso il tritovagliatore di Ostia Antica che non lavora unicamente l'immondizia del X Municipio ma di tutta Roma. Una decisione grave e inaccettabile sulla quale si continua ad insistere”.