Covid, Mattarella al Politecnico: "Per l'Italia sarà opportunità di nuovo inizio"
Il presidente della Repubblica: "La salute del mondo va affrontata in maniera globale e integrata. Non torneremo alla situazione prima della pandemia"
Oggi, martedì 22 giugno, Sergio Mattarella ha voluto lasciare un messaggio di speranza per il futuro dal Politecnico di Milano. L'occasione della visita del Presidente della Repubblica è stata la cerimonia di inaugurazione del nuovo campus della facoltà di Architettura dell'Università. "Il nostro Paese attraversa un momento di nuovo inizio", ha esordito Mattarella. "Non di ritorno alle condizioni precedenti alla pandemia, di un inizio su condizioni diverse e nuove, più adeguate alla realtà che ci si presenta e che ci si presenterà in futuro".
Covid, Mattarella al Politecnico: "Per l'Italia sarà opportunità di nuovo inizio"
"Le sfide globali sono sempre più comuni a tutti i Paesi nel mondo", continua il Presidente della Repubblica. "Il fenomeno migratorio è mondiale e imponente", come anche "la salute del mondo, con la pandemia che ha messo in evidenza che il problema va affrontato in maniera globale e necessariamente integrata", ha sottolineato il capo dello Stato. Subito dopo Mattarella ha anche citato "la lotta alla povertà, non soltanto nel cortile di casa propria ma nella dimensione globale, sempre più interconnessa fra i vari Paesi", e "la sicurezza e la protezione del digitale".
"Le sfide globali vanno affrontate in maniera collaborativa nella comunità internazionale, anzitutto in quell’oasi di pace, democrazia e diritti che è l’Unione europea", ha infine affermato.
Migranti e Italia, Mattarella: "Noi non ci siamo mai sottratti ai nostri doveri"
Nella giornata di domenica 20 giugno, Sergio Mattarella aveva affrontato anche la questione dei migranti in arrivo in Italia. "La protezione della vita umana, il salvataggio dei profughi, il sostegno ai sofferenti nelle crisi umanitarie, l’accoglienza dei più vulnerabili, sono impegni cui la Repubblica Italiana, in collaborazione con l’Unione Europea e le organizzazioni internazionali, non si è mai sottratta, anche nei tempi recenti segnati dalla pandemia", aveva detto il Capo dello Stato.
Il diritto internazionale - aveva ricordato Mattarella - prevede protezione per coloro che sono costretti ad abbandonare la propria casa e il proprio Paese in ragione di conflitti, persecuzioni, condizioni climatiche, calamità naturali e carestie. Oltre 80 milioni di persone sono in fuga, secondo l’Alto Commissario delle Nazioni Unite che, a oggi, si trova a proteggere quasi 100 milioni di individui".
La Giornata Mondiale del Rifugiato per Mattarella "impone una riflessione per rendere effettivo l’esercizio di questa responsabilità internazionale. Storie individuali e di popoli, anche geograficamente vicini, fanno appello al nostro senso di solidarietà, ancorato ad alti doveri morali e giuridici". Il Presidente della Repubblica aveva dunque rivolto "un sentito ringraziamento alle donne e agli uomini delle varie amministrazioni che, con dedizione e spirito di servizio, assicurano quotidianamente l’operatività della protezione internazionale. Vorrei ricordare altresì la generosità con cui privati cittadini, organizzazioni della società civile e istituzioni religiose si prodigano nel nostro Paese per assistere i rifugiati, anche promuovendo esperienze innovative quali i corridoi umanitari significativo esempio in materia di accoglienza a livello europeo".