Renzi e il servizio di Report sull'autogrill, a difenderlo arriva... Salvini

Il leader della Lega ha definito "inesistente" il servizio di Report sull'incontro di Matteo Renzi con l'agente Mancini avvenuto in un autogrill

Per quanto riguarda quell'incontro "sospetto" svelato da Report di Matteo Renzi con un membro dei servizi segreti, avvenuto in un autogrill, a prendere le parti dell'ex Premier è stato, a sorpresa, il leader della Lega Matteo Salvini. Il capo del Carroccio ha infatti liquidato la notizia come "inesistente". Matteo Renzi aveva incontrato l’agente dei servizi segreti Marco Mancini in una stazione di servizio di Fiano Romano e Report aveva aperto un'inchiesta sospettando che dietro l'incontro ci sia stata una manovra per fare cadere il Governo Conte II.

Renzi e il servizio di Report sull'autogrill, Salvini: "Io di agenti ne ho incontrati a decine"

L’incontro tra Renzi e lo 007 è avvenuto il 23 dicembre 2020, appunto quanto Italia Viva attaccava Giuseppe Conte, allora premier, per la mancata delega ai Servizi segreti. Matteo Salvini ha però difeso il suo omonimo asserendo che "Io di esponenti dei servizi segreti ne ho incontrati a decine". Certo, continua il leghista, "non in autogrill". Salvini ha poi affermato che lui aveva incontrato gli agenti "per parlare di immigrazione, sicurezza nazionale, di aziende, di made in Italy”. Il capo del Carroccio ha detto queste parole, a proposito del servizio di Report su Renzi, a margine della presentazione delle proposte della Lega sull’Agricoltura.

Salvini non ha però fatto in tempo a spiegare se quei suoi incontri erano avvenuti mentre ricopriva l'incarico di Ministro dell'Interno e Vicepremier del Governo Conte I o in qualità di semplice capi di un partito politico italiano. "Mi sembra assolutamente normale, poi uno può incontrarli in un autogrill o nel suo ufficio, non mi sembra niente di particolare", ha però aggiunto. "Io quando li incontro parlo di sicurezza nazionale, non di politica".

La ritrovata sintonia tra i "due Matteo" più famosi della politica italiana di oggi si è inoltre dimostrata anche in un altro contesto. Sia Salvini che Renzi, infatti, si sono recentemente dichiarati favorevoli all'eliminazione totale del coprifuoco, schierandosi dunque contro la posizione di quello stesso Governo targato Mario Draghi di cui entrambi fanno parte. Posizione, quella sul coprifuoco, per altro condivisa da tutti gli esponenti dei loro partiti. Chi sa, forse si sta concretizzando quello che qualche anno fa si era auspicato Adriano Celentano, il quale aveva proposto un'alleanza, che a sua volta avrebbe dovuto portare a un Governo proprio tra i due Matteo.

Matteo Renzi contro Report e il caso dei servizi segreti incontrati in autogrill: "Continuo a lottare"

"Più mi attaccano con fake news e follie, più mi viene voglia di continuare a lottare", ha detto intanto Matteo Renzi, scagliandosi contro il servizio di Report. "Nelle prossime settimane arriva il libro ControCorrente che da adesso ha un capitolo in più sui servizi segreti", continua Renzi. Il servizio di Report sull'incontro in autogrill è firmato da Giorgio Mottola e Danilo Procaccianti. Esso propone inoltre immagini su quello che la stessa trasmissione ha definito come un "misterioso incontro" che si è svolto "in piena crisi di governo, tra Matteo Renzi e lo 007 Marco Mancini". 

Renzi, tuttavia, ancora prima della messa in onda del servizio, aveva già preso posizione. "Messaggio agli inconsolabili: il Governo Conte non è caduto per intrighi, complotti o incontri segreti (all’autogrill...). Semplicemente Draghi è meglio di Conte e l’Italia oggi è più credibile. Tutto qui, si chiama politica".

Successivamente Renzi spiega: "Mancini è uno dei dirigenti dei servizi segreti con cui ho avuto incontri riservati. Penso di averlo visto anche all'autogrill". E ancora: "Se si fa riferimento al fatto che io lo abbia visto a dicembre in autogrill, assolutamente sì. A meno che non si voglia sostenere che l'incontro all'autogrill fosse riservato, ci sono pure le telecamere...". "Mi pare di ricordare - prosegue l'ex primo cittadino di Firenze - che questo video sia di dicembre o gennaio e mi colpisce molto perché io dovevo incontrare Mancini qui (al Senato ndr) me ne ero dimenticato, ci siamo sentiti mentre io ero già in viaggio verso Firenze e lui mi ha raggiunto all'autogrill a Fiano Romano". Secondo l'ex Premier, dunque, "è molto strano che ci fosse qualcuno a riprendere questo video".

Renzi e servizi segreti, il caso mostrato da Report: "Di cosa sono accusato?"

"Il dottor Mancini aveva un ottimo rapporto con il presidente Conte", ha continuato Matteo Renzi. "Quindi sulle nomine bisogna parlarne con Conte. Anche perché io sulle nomine dei servizi non ho mai messo bocca da un giorno specifico: 4 dicembre 2016, quando ho perso il referendum e mi sono dimesso. Chi decide è il presidente del Consiglio. Quindi da allora mai messo bocca, ho solo chiesto al presidente Conte di lasciare il ruolo di autorità delegata". "Mi chiedo solo chi ha fatto il video chi stava seguendo: il dottor Mancini o me?", prova a insinuare il dubbio Renzi.

"C'è un'interrogazione parlamentare su questo e quando ci sarà la risposta del ministro dell'Economia vedremo se, come io penso e spero, sia uno di quei tanti dossier che vengono mandati e non sono veri", ha continuato Matteo Renzi parlando del presunto pagamento di 45mila euro per realizzare un servizio sul leader Iv. "Spero che una trasmissione così importante della Rai non paghi qualcuno per dire falsità. La Rai la pago anche io del resto... Io non ci credo. Non ho alcuno dubbio che il vostro comportamento sia cristallino. Io comunque il dossier non l'ho visto", dice Renzi.

Renzi e servizi segreti, il compenso di una conferenza ad Abu Dhabi

L'ex Premier si è inoltre dovuto difendere dalle accuse di aver ricevuto circa 33mila euro, compenso di una conferenza ad Abu Dhabi, che sarebbero stati consegnati non al leader Iv ma a una società. "I soldi non fanno un giro strano", risponde il leader di Italia viva. "Non c'è niente di strano, è molto simpatico cercare di fare immaginare che ci sia sempre qualcosa sotto ma quando si fanno le conferenze tutto è trasparente. Tra l'altro il reddito dei politici è pubblico".

"Questi soldi sono trasparenti? Sì. Sono tracciati? Sì. Sono denari che vengono formalmente dichiarati alle autorità competenti. Non c'è niente di strano. I politici devono dichiarare tutti i denari che incassano, tutte le priorità, tutti i movimenti bancari significativi", dice Renzi, secondo il quale tutto è "tutto trasparente". E infine: "Si fa sempre per i politici ed è un bene. Io la farei anche per i giornalisti. Quando ci sono operazioni superiori a diecimila euro scatta in automatico la segnalazione di operazione sospetta".