1 maggio, Santori contro il Lavoro: "Sì al coprifuoco per non avere altri morti"
Il leader delle Sardine: "Il no della Lega al coprifuoco è strumentale al consenso elettorale. La destra sia responsabile"
Per il 1 maggio il leader delle Sardine Mattia Santori si lascia andare a uno sproloquio contro il Lavoro. "Se la destra non farà uno sforzo di responsabilità, tra qualche mese piangeremo nuovi morti e conteremo nuovi disoccupati", dice il pesciolino all'AdnKronos, dimenticandosi che il coprifuoco alle 22 toglie solo il lavoro e ha poco o pochissimo effetto sulla diffusione del virus. "A Bologna il 25 aprile ci sono state diverse manifestazioni che hanno inquinato il significato della Liberazione. Purtroppo anche per il primo maggio, invece che riflettere sulle sfide che ci aspettano, come lavoratori, disoccupati, imprenditori e sindacati, rischiamo di rincorrere una retorica che vuole associare una festa dello Stato alle pagliacciate dell'anti-Stato".
1 maggio, Santori contro il Lavoro: "Sì al coprifuoco per non avere altri morti"
"Almeno in questi giorni andrebbero vietate le manifestazioni come quella autorizzata in Piazza della Pace, dove l'ultra destra si camufferà da iniziativa no-mask, minando l'ordine pubblico e rovinando il significato di unità nazionale in un giorno importante", ha proseguito il giovane leader bolognese del movimento delle Sardine.
E ancora: "Questo è il frutto di una politica che insegue invece che orientare, penso alla Lega e alla battaglia sul no al coprifuoco, strumentale al consenso elettorale ma poco utile a un Paese preoccupato per la salute e il lavoro". Per finire in bellezza: "Se la destra non farà uno sforzo di responsabilità, tra qualche mese piangeremo nuovi morti e conteremo nuovi disoccupati".