Dl covid Governo in difficoltà, Mattarella preoccupato: "Non si torni alle logiche di prima"

L'aria di tempesta che "gira", dopo l'astensione al voto dei leghisti sul dl, allarma il presidente della Repubblica che rivede liti e battibecchi già sopportati con Conte

Il dl covid rischia di mettere in difficoltà il Governo, diviso tra chi invoca riaperture, che siano veramente tali e consentano al Paese di andare avanti, e i così detti “chiusuristi”, per i quali sono già troppe le concessioni che arriveranno settimana prossima.

Dl covid Governo in difficoltà: Mattarella è preoccupato

Il più preoccupato, come riferito da Marco Antonelli di Tpi e ripreso da ilgiornale.it, è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che annusa venti di tempesta e tema che il Governo Draghi resti vittima delle stesse turbolenze di quello precedente: quelle di troppe anime differenti al suo interno. "Speriamo che non si ritorni alle logiche del governo Conte. Queste azioni minano la credibilità non soltanto del governo ma dell’intero sistema-paese e proprio alla vigilia della presentazione del Recovery Plan in Europa" dicono voci dal Quirinale in riferimento, in particolare, all’atteggiamento del leader leghista Matteo Salvini. Accanto alla voce grossa del numero uno padano si sono aggiunte le proteste delle Regioni, guidate dal leghista Massimiliano Fedriga: sicuramente la situazione non è delle più facili.

Dl covid riaperture, Salvini: "Come facciamo ad attrarre gli stranieri con il coprifuoco?"

Dal canto suo Salvini è convinto di avere fatto la cosa giusta, come ribadito alla trasmissione “Dritto e rovescio”. “Confermare il coprifuoco fino alle 22 addirittura fino a luglio, confermare la chiusura di bar, ristoranti, piscine, palestre e non ascoltare la richiesta di riapertura in totale sicurezza che arriva da tutti i sindaci di tutti i colori, da tutti i governatori di tutti i colori, dai sindacati, dagli imprenditori, dai commercianti, dagli artigiani, in una situazione sanitaria fortunatamente in miglioramento, significa non fidarsi degli italiani", ha affermato Salvini. 

"Ditemi voi se un Paese turistico come l'Italia, che deve al turismo il 13% della sua ricchezza nazionale, come può attrarre stranieri, ma gli stessi italiani, con tutti a casa, bar chiusi, ristoranti chiusi, parchi chiusi: non è pensabile!" ha, poi, aggiunto.

Le rassicurazioni di Salvini. "La nostra fiducia è a Draghi, non è ai 'chiusuristi' o ai 'pauristi'. Conto che il prossimo decreto in Consiglio dei ministri entro la metà di maggio abbia il sostegno e appoggio della Lega perché Draghi prenderà atto del fatto che scienza, salute, diritto al lavoro e diritto alle libertà debbano andare insieme" ha concluso.