Riaperture: da quando? Salvini: "Zona gialla dove si può", ma la maggioranza è divisa

Intanto il premier Draghi ha convocato la cabina di regina: continua lo scontro tra aperturisti e rigoristi. Speranza mette un freno.

Da giorni sentiamo parlare di riaperture di bar, ristoranti, palestre, cinema e teatri: ma quando saranno? Mentre si attende per questa mattina la cabina di regia convocata dal premier Mario Draghi con le forze di maggioranza, a esprimersi è Matteo Salvini. La Lega chiede il ritorno alla zona gialla, sin da subito, per quelle Regioni che presentano dati in netto miglioramento.

Riaperture: da quando? 

La maggioranza è però divisa: se da un lato il centrodestra chiede riaperture in Regioni con dati da zona gialla, dall'altro i rigoristi mettono un freno. Per il Ministro della Salute Roberto Speranza infatti non ci sarà alcun allentamento fino al prossimo 3 maggio. Sulla stessa lunghezza d'onda anche gli esperti del Cts: prudenza rimane ancora la parola d'ordine.

Non si ferma quindi la discussione tra rigoristi e aperturisti, che sembra non aver trovato ancora un punto d'incontro. Certo è che la data fondamentale sarà una sola: venerdì 23 aprile. La prossima settimana infatti si farà nuovamente il punto della situazione sui dati Covid in Italia ma anche sull'efficacia della campagna vaccinale che sembra procedere - nella maggior parte delle Regioni - finalmente senza troppi intoppi.

Riaperture, Salvini: "Ritorno in zona gialla dove si può"

A insistere su zona gialla e riaperture è il leader della Lega: "Se oggi - dice Matteo Salvini - la cabina di regia vedrà i dati in miglioramento in molte zone d'Italia per me la prossima settimana possiamo fare un Cdm e decretare il ritorno alla zona gialla e quindi alla vita".

Il centrodestra chiede quindi un'Italia a tre colori per permettere alle attività di riaprire, seppur gradualmente. Altro nodo cruciale resta la scuola: non retrocedere è la priorità di Draghi. Secondo il premier infatti vanno riportati sui banchi prima i ragazzi di liceo e scuole superiori e poi, solo dopo, riaprire bar, ristoranti e palestre