Vaccini, Speranza sotto attacco: Draghi lo difende

Lo stop di Johnson &Johnson rischia di rallentare ulteriormente una campagna vaccinale già in difficoltà. Il ministro alla Salute nel mirino del centrodestra

Lo stop a Johnson&Johnson rischia di rallentare ulteriormente la già zoppicante campagna vaccinale italiana. Anche perché, da qui a giugno, sono attese ben 45 milioni di dosi del vaccino bloccato dalle autorità americane e l’azienda ha già comunicato probabili ritardi. Tra svariate difficoltà la campagna vaccinale, comunque, prosegue: sono più di 4 milioni gli italiani già vaccinati anche con il richiamo, anche, se alcune Regioni, come la Campania, hanno deciso di muoversi per conto proprio.

Le dosi italiane bloccate a Pratica di Mare

Per quanto riguarda il vaccino Johnson&Johnson le prime dosi sono, già, arrivate ieri a Pratica di Mare, ma tempo di essere scaricate sono state bloccate. Il ministro Roberto Speranza freme, non per colpa sua questa volta, lo stop al siero americano, rischia di fargli fare l’ennesima brutta figura. “Attendiamo notizie più definitive ma per noi questo è un vaccino importante” ha commentato il titolare del dicastero della Salute.

Il centrodestra attacca Speranza: Draghi lo difende

Intanto, però, Speranza è già sotto il fuoco incrociato del centrodestra. Anche per il “famoso” mancato aggiornamento del piano pandemico, episodio sul quale sono state aperte delle indagini.  “Ho piena fiducia nel lavoro della magistratura”, ha spiegato il ministro riferendosi all’inchiesta nella quale è coinvolto il direttore vicario dell'Oms ed ex direttore generale della Prevenzione al Ministero della Salute Ranieri Guerra riguardo al mancato aggiornamento del piano pandemico.

Dalle parte del ministro si è schierato il premier, nonostante voci, sussurrino che si intenzionato a sostituirlo: “Sono stato io a sceglierlo” ha ribadito nella sua ultima conferenza stampa. Anche il capogruppo di Leu al Senato Loredana De Petris: "Il tiro al bersaglio sul ministro Speranza deve finire”, dice De Petris, capogruppo di Leu al Senato.