Maria Elena Boschi contro Il Fatto Quotidiano: "Scoop del giornale è ridicolo"

La deputata di Italia Viva: "Il Fatto ha le allucinazioni"

Maria Elena Boschi si è scagliata ancora una volta contro Il Fatto Quotidiano, giornale che, come è noto, è vicino alle posizioni del Movimento 5 stelle. "Oggi apre con un presunto scoop che definire ridicolo o assurdo è riduttivo", ha iniziato la deputata di Italia viva. "Non ho mai parlato con la persona che Il Fatto Quotidiano oggi presenta in prima pagina, né ho risposto ai suoi continui messaggi". Maria Elena Boschi si sta riferendo alla notizia pubblicata oggi, domenica 11 aprile, da Il Fatto: l'ex tesoriere della Lega Gianmario Ferramonti avrebbe promesso un milione di voti in cambio della caduta del governo Conte.

Maria Elena Boschi contro Il Fatto Quotidiano

"E del resto questa stessa persona - priva per quanto io sappia di alcun ruolo e potere - si lamentava perché neanche rispondevo alle sue considerazioni: del resto ricevo sul telefono, via email, sui social centinaia di messaggi da sconosciuti privi di alcuna credibilità sugli argomenti più disparati", ha spiegato la capogruppo di Italia viva alla Camera. "Trovo surreale che mi si attribuiscano le opinioni di chi mi scrive e che si definiscano colloqui dei messaggi senza risposta", spiega.

E ancora: "Quanto alle mie posizioni sul governo Conte esse sono state sempre pubbliche e ufficiali, a cominciare dai vari incontri con l'allora premier a Palazzo Chigi e dalla mia partecipazione alla delegazione ufficiale di Italia Viva nelle consultazioni al Quirinale con il Presidente Mattarella prima e poi nelle consultazioni con i presidenti Fico e Draghi". "Quello che pensavo della crisi l’ho detto in tutte le sedi istituzionali e nelle numerose interviste rilasciate", ha aggiunto la Boschi.

Infine: "Confondere le allucinazioni con gli scoop significa che alcuni organi di informazione vivono purtroppo una crisi profonda che mi dispiace, come cittadina e come sostenitrice di una informazione di qualità. Mi riservo, ovviamente, di tutelare la mia immagine nelle forme e nelle sedi più opportune".