Covid, Salvini a Draghi: "Si a zone gialle ed aperture se i dati lo permettono""
Il leader del Carroccio, durante la conferenza stampa "Sud. La Lega. L’Italia. Progetto per il Mezzogiorno" ha anche espresso il suo parere favorevole al Ponte sullo Stretto di Messina
Riaprire e chiudere l’Italia: è questo il dilemma per il Governo ma, anche per il leader leghista Matteo Salvini, che costretto su linee più moderate, si è visto volente o nolente ad abbracciare la linea Draghi. “Noi sosteniamo la sua linea, che ha detto ci riferiamo ai dati scientifici: se i dati portano a zona rossa si chiude, se a zona gialla si apre". Ovviamente, il numero uno del Carroccio, come confermato, oggi, durante la conferenza stampa alla Camera dal titolo “Sud. La Lega. L’Italia. Progetto per il Mezzogiorno” è più per la seconda. “Dire a oggi che tutto è rosso non ha senso, sono pronto su questo a confrontarmi con il ministro Speranza” ha spiegato Matteo Salvini, che con la Pasqua “in rosso”, guarda a quello che si dovrà fare dopo le festività. "Dopo Pasqua guardiamo i numeri, se il calo prosegue per altri dieci giorni cosa diciamo il 15 aprile. Conto che il Cdm prenda atto di quello che dice la scienza come che i decreti in discussione permettano il ritorno alla vita il prima possibile".
Salvini è, poi, passato a presentare quello che è il suo progetto per il Mezzogiorno. "Quello che presentiamo è un progetto che vale per il futuro" da "Bagnoli, il porto di Gioia Tauro, il sistema ferrovie e autostrade in Sicilia, sono temi che troveranno spazio nell'utilizzo dei fondi europei, anche grazie alla Lega". “Ne parlerò con il presidente Draghi, perché è un progetto che merita attenzione. Abbiamo proposto meno cose, rispetto al circo precedente, speriamo di spuntarle". Infine la questione del ponte di Messina: “Se il Ponte sullo Stretto, che noi riteniamo strategico, non può essere finanziato dai fondi europei, allora si dovrà finanziare con i fondi italiani" ha concluso il leader padano.