Governo, Di Battista: "Ristori in ritardo per una classe media sempre più povera"
Su Facebook rispondendo ad un follower: "Non si può governare con certa gente"
Italia sempre più povera ed i ristori non arrivano. A lanciare l’accusa sulla sua pagina Facebook l’ex grillino Alessandro Di Battista, che scrive: “La nuova povertà prospera, ahimè, nella classe media: la classe più colpita degli ultimi 30 anni. Lavoratori perbene diventano 'soggetti non bancabili'. In tutto ciò il 'governo dei migliori' accumula indecorosi ritardi sui ristori".
"20 giorni dal giuramento dei Ministri il decreto sugli indennizzi ancora non si vede" sottolinea. "Strano Paese il nostro. Fanno più notizia i cambi d'abito di Sanremo che i lavoratori che si ammazzano" prosegue il “Dibba”. Si mormora, come rivelato da il Giornale.it, che da giorni, ormai, Di Battista stia lavorando per portare i fuoriusciti del Movimento verso Italexit di Paragone. In questo momento per i dissidenti pentastellati sembra il tetto migliore sotto quale accasarsi. "Di Battista questo lo sa, e non è rimasto 'orfano del Movimento' a caso: il suo è un disegno preciso, scaturito da tentativi di entrare al governo non andati a buon fine" ha spiegato una fonte grillina."Dibba aveva intavolato una trattativa persino con un interlocutore inimmaginabile per uno come lui (o meglio, come vuole apparire lui: duro e puro). Ma duro e puro de che? È andato a parlare con la Polverini per fare il ministro. Il ministro di un governo che dentro avrebbe avuto anche Forza Italia, dopo tutto quello che ha detto contro Berlusconi e i suoi". La rivelazione choc continua: "Questa trattativa avrebbe portato alla nascita di un Conte ter con dentro i forzisti. Anche se ha sempre urlato ai quattro venti quanto gli fanno schifo".
Intanto Di Battista continua ad alzare la voce, escludendo anche un suo possibile ritorno con gli ex compagni. "Rispetto totale per Conte. Ma io ho lasciato il M5S non per l'assenza di Conte. Ma per la presenza al governo con Draghi, PD, Berlusconi, Salvini, Bonino, Brunetta, Gelmini etc, etc". Parole forti che i suoi ex compagni di partito trovano, tuttavia, non particolarmente coerenti con il suo comportamento passato. "Ma perché, non sapevate che Di Battista a un certo punto faceva di tutto per entrare nel governo? Sarebbe stato disposto anche a stare fianco a fianco con l'odiatissima Boschi pur di fare il ministro", raccontano alcuni deputati grillini. "Berlusconi, Renzi, si sarebbe fatto piacere pure Pinco Pallo per entrare in scena con una poltrona che conta. Lo sanno anche i muri ormai", conferma una senatrice grillina. Che prosegue: "Negli ultimi tempi ha realizzato che la sua audience politica inizia a evaporare perché sta fuori dai giochi, quindi ha provato ad ogni costo a inserirsi nello scenario con un ruolo politico".