Congresso Pd, Orlando: "Infiltrati amici di Renzi vogliono far fuori Zingaretti"

Il vice segretario dem: "Il Pd deve iniziare una fase di cambiamento, ma chi critica non si è esposto e non vuole un Congresso"

Ai contestatori interni del Pd che chiedono a gran voce un nuovo Congresso, con la probabile intenzione di far fuori Nicola Zingaretti, risponde il vicesegretario Andrea Orlando. Quest'ultimo ce l'ha soprattutto con gli "infiltrati" ancora fedeli all'ex segretario Matteo Renzi.

Congresso Pd, Orlando: "Vogliono far fuori Zingaretti"

"È necessario tornare a quando si consumò il fallimento di un'esperienza politica arrivata al capolinea con le elezioni del 2018", ha detto Orlando. Perché  "in questi giorni stanno riemergendo le scorie di un processo di riflessione non portato davvero a compimento. Stanno emergendo rigurgiti di posizioni che guardano a un Pd del passato, improntato verso un centrismo non più al passo coi tempi".

E ancora: "Il congresso è già iniziato, nella sostanza. Certo: è indubbio che il Pd debba iniziare una fase di cambiamento, interrotto dalla pandemia, con un confronto costruttivo". "La cosa strana è che chi critica non si è mai esposto nelle sedi ufficiali. Non solo: non vuole neppure un congresso", spiega Orlando. "Diciamolo con chiarezza: puntano a un logoramento del gruppo dirigente".

I riferimenti sono alle varie voci che si sono sollevate in questo periodo, in particolare quella di Bettini, che hanno reclamato un nuovo Congresso del Pd per decidere le prossime strategie. In particolare sarebbe da discutere una possibile alleanza del partito con il Movimento 5 stelle.

L'ex Ministro della Giustizia infine si toglie qualche sassolino dalla scarpa contro Renzi e i suoi: "Scatenare la crisi è stato sbagliato, in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo. Ma Renzi lo ha fatto per un obiettivo: spaccare il fronte Pd-5 Stelle. Lo stesso obiettivo che oggi hanno alcuni esponenti democratici".