Pd Toscana, è rottura totale tra i "renziani" e "zingarettiani": "Apertura al M5s"
"Di fatto ora c'è una segreteria che rappresenta solo una parte".
Lo strappo nel Pd della Toscana si è consumato dopo la decisione della segretaria "renziana" Simona Bonafè, vicina a Base Riformista, di sostituire il suo vice, Valerio Fabiani, che al contrario di lei è fortemente "zingarettiano". Fabiani quindi accusa: "Di fatto ora c'è una segreteria che rappresenta solo una parte" del partito.
Pd Toscana, è rottura tra i "renziani" e "zingarettiani"
"Questo non lo deve chiedere a me, ma a chi chiede che si faccia un congresso come la segretaria Bonafè", ha risposto Fabiani quando gli è stato chiesto se lo scontro locale sia solo l'anticipo di uno scontro nazionale. Ricordiamo, infatti, che la leader leadership di Nicola Zingaretti è stata recentemente messa in discussione da Bettini, che, come molti altri all'interno del suo partito, ha chiesto un nuovo Congresso del Pd e un nuovo tavolo di confronto.
"La segretaria ha annunciato la nuova segreteria di cui io non facevo più parte e a fronte di questa decisione tutti coloro che hanno sostenuto Zingaretti al congresso hanno ritenuto questa scelta una rottura", ha spiegato Fabiani, riferendosi alla mossa della Bonafè. "Di fatto ora c'è una segreteria che rappresenta solo una parte". "Non chiediamo dimissioni anche se, visto che per prima ha mosso delle contestazioni a Zingaretti, qualcuno avrebbe potuto chiederle. Io confido e spero ci sia un'iniziativa di Bonafè volta a ricomporre l'unità anche perché l'unità del Pd è stata uno degli ingredienti fondamentali delle vittoria in Toscana".
Ora però anche nella Regione Toscana i Pd potrebbe aprire a un'alleanza con il Movimento 5 stelle. "Aprire anche in Toscana un confronto con i 5 Stelle, partendo dalla coalizione che ha vinto le regionali (Pd, Iv e Leu), credo sia in linea con quanto deciso dalla Direzione nazionale del Pd. Una decisione presa all'unanimità", conclude Fabiani, che su Conte candidato a Siena non si sbilancia: "Mi atterrei a quanto detto da Zingaretti: il Pd nazionale sceglierà insieme al territorio".