Governo Draghi, Di Battista vero stratega: "Su Rousseau utile opzione astensione"
L'esponente della minoranza grillina: "Non dimentico quello che Draghi ha fatto politicamente con la stagione di privatizzazione di cui è stato l'artefice"
Il Movimento 5 stelle, alla fine delle consultazioni con Mario Draghi, ha confermato l'intenzione di partecipare attivamente al nuovo esecutivo. Tuttavia deve ancora fare i conti con la minoranza grillina che vorrebbe votare sulla piattaforma Rousseau, e vorrebbe votare no. Questa frangia è capitanata da Barbare Lezzi e da Alessandro Di Battista, che però su La7 si scopre essere un fine stratega politico. "L’opzione dell'astensione, qualora fosse inserita nel quesito su Rousseau, può essere una soluzione ragionevole", ha dichiarato.
Governo Draghi, Di Battista: "Su Rousseau utile opzione astensione"
Se venisse inserita l'opzione astensione, infatti, tutti coloro che vorrebbero votare no, e dunque rischiare di fare cadere il Governo Draghi ancora prima della sua nascita, potrebbero essere dirottati e diventare astensionisti. In questo modo, a prescindere dal loro numero, vincerebbero i sì.
LEGGI ANCHE: Governo Draghi, M5s indecisi se votare su Rousseau o no: "I nostri attivisti sono inferociti"
"Io non ho mai detto in vita mia votate in un determinato modo, posso dire come voterò io e voterò 'no'", ha continuato Di Battista. "Non posso accettare quello che ho definito un assembramento parlamentare pericoloso".
"Non dimentico quello che Draghi ha fatto politicamente, anche se per tutti ormai è diventato un salvatore o un apostolo, con la stagione di privatizzazione di cui è stato l'artefice ha aumentato il gap tra i ricchi e i poveri", ha concluso Di Battista.
LEGGI ANCHE: Governo, Boschi: "Rispetto per Conte, ma candidarlo in parlamento non è una priorità"