Governo, Draghi indica le priorità: Europa, salute, scuola, lavoro
Durante la consultazioni di ieri il presidente incaricato ha illustrato ai rappresentanti dei partiti alcune delle sue idee per la ripartenza del Paese
Si comincia a delineare , anche se per ora è solo una “bozza”, l’Italia del futuro marcata Mario Draghi. Un forte legame con l’Europa e riforma della pubblica amministrazione, della giustizia e del fisco: sono queste le priorità che il presidente del consiglio ha snocciolato davanti alle delegazioni dei partiti in questi giorni. Oltre, ovviamente, a quelle che sono state indicate da Mario Draghi come le 5 emergenze: ambientale, sanitaria con la campagna vaccini da accelerare, quella del lavoro con la "tutela" di chi resta senza, delle imprese (con un sostegno anche alle banche) e la scuola.
Draghi, che ha gestito da solo i colloqui, ha fatto ciò che doveva fare: cioè ha parlato lui, ed i partiti hanno ascoltato. Oggi con i “big” ci si aspetta lo stesso atteggiamento: si parlerà più di linee programmatiche che di incarichi. Si spera, comunque, che dopo il secondo giro di incontri, si possa arrivare al voto di fiducia agli inizi di settima prossima.
Dalle indiscrezioni pare che i punti messi in campo da Draghi siano otto e tutti con alla base una forte connotazione europeista, come spiegato, ieri, dal socialista Riccardo Nencini, al termine delle consultazioni. “La visione è inserita in una forte cornice ed un richiamo all’atlantismo” e Draghi “è arrivato a mettere sul tavolo la questione di un bilancio comune europeo e quindi una visione che non riguarda soltanto il presente ma un'impostazione futura".
Bruno Tabacci è tra i più convinti nella fase di rinnovazione che verrà: "Con Draghi l'Italia si candida ad essere un Paese guida in Europa. Finora ad ogni vertice ci si chiedeva 'che dirà la Merkel?' 'Che dirà Macron?'. Vedrete che ora ci si chiederà che dice Draghi. Sta cambiando tutto".
Nei colloqui Draghi avrebbe sottolineato che oltre alla emergenza pandemica, già prima del Covid, c'era quella ambientale e questa emergenza, "sarà di riflesso in tutti i punti del programma".
Poi il terzo punto ossia la campagna vaccinale che Draghi avrebbe definito come "l'emergenza più imminente" per riprendere lavori e consumi. Quindi l'emergenza economica che "riguarda soprattutto il lavoro". Il premier incaricato avrebbe detto che "si aspetta una ripresa ma che sarà molto lenta" e quindi, è necessario "tutelare le persone che non avranno il lavoro".
Ha illustrato Manfred Schullian delle minoranze linguistiche: "Draghi ha parlato tanto dell'ambiente, del lavoro e delle imprese e lì ha detto che bisogna evitare di erogare contributi a fondo perduto, ma bisogna finanziare le imprese per consentire a loro di poter riprendere l'attività una volta superata la crisi".
Ma non solo l'emergenza per le imprese. Visto che molte sono indebitate, il premier incaricato avrebbe detto che occorre pensare a "qualcosa anche per le banche".
Altro punto su cui Draghi ha insistito facendo riferimento alle sue preoccupazioni per i ragazzi è quello della scuola. Il premier avrebbe sottolineato innanzitutto la necessità di una riorganizzazione del calendario scolastico: i ragazzi hanno perso troppi giorni. Si valuta l'ipotesi di un prolungamento di un mese dell'anno scolastico fino a fine giugno. Secondo punto, il potenziamento del corpo docenti con l'obiettivo di arrivare preparati alla ripresa di settembre, prevedendo anche assunzioni perché non si ripeta il problema delle cattedre vacanti e studenti che riprendono la scuola senza avere ancora i professori assegnati.
Infine, infrastrutture e l'apertura dei cantieri. Ultimo punto, connesso al Recovery, "tre grandi riforme: pubblica amministrazione, giustizia civile e fisco". Sul punto della giustizia civile, Emma Bonino ha riferito di aver sottoposto a Draghi anche il tema della giustizia penale e delle carceri: "Il presidente incaricato ha fatto riferimento a tre riforme di fondo che sono quelle che ci chiede la Commissione europea: il fisco, la burocrazia e la giustizia. Da questo punto di vista abbiamo aggiunto non solo la giustizia amministrativa, civile, ma anche quella penale con l'addentellato drammatico della situazione delle carceri italiane".