Consultazioni governo, M5s: "Ci saremo con lealtà, serve una maggioranza politica solida"
Il secondo giro di consultazioni di Mario Draghi riprenderà alle 15 di lunedì con il gruppo misto della Camera e si chiuderà martedì alle 17 con il Movimento 5 stelle.
Il secondo giro di consultazioni di Mario Draghi riprenderà alle 15 di lunedì con il gruppo misto della Camera e si chiuderà martedì alle 17 con il Movimento 5 stelle.
A settantadue ore dal conferimento dell'incarico, Mario Draghi allarga la maggioranza: assicura lealtà il M5s e ci sta, senza porre "veti e condizioni", anche la Lega. La dote del Recovery plan, con oltre 200 miliardi da gestire, è troppo ghiotta per restarne fuori.
L'ex presidente Bce al momento può contare su un sostegno che va oltre la formula Ursula: ma se e come includere il partito di Matteo Salvini non è una carta facile da giocare. I vertici del Pd ribadiscono il proprio appoggio ma sedere accanto all'avversario di sempre fa emergere qualche nervosismo nel partito. Che va sommato allo scetticismo di LeU e alle divisioni che attraversano i 5s. Tutti ora guardano a Draghi e alla sintesi di cui si dovrà fare carico. Terminato il primo giro di consultazioni, lunedì e martedì il premier incaricato si appresta a farne un secondo: lo schema è identico, prima le forze più piccole, poi i partiti più grandi ma i tempi sono meno dilatati. E partirà anche il dialogo con le parti sociali. Squadra e programma sono tutti da comporre. Draghi ha chiesto "fiducia" ai propri interlocutori, che ora attendono che scopra le carte. Si tratta di capire se l'esecutivo avrà una prevalenza di tecnici, se saranno di area e dunque legati ai partiti, o se entreranno direttamente esponenti delle varie forze politiche. E se il programma avrà un respiro ampio, di legislatura o un orizzonte più ristretto con pochi punti all'ordine del giorno.
Consultazioni governo, M5s: "Ci saremo con lealtà, serve una maggioranza politica solida"
Si è conclude il primo giro di consultazioni di Mario Draghi, che stamattina ha visto la Lega e il M5s.
Il capo politico del M5S Vito Crimi, dopo le consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi, ha affermato che il nuovo governo deve avere "un'ambizione solidale, ambientalista, europeista. E partendo da quello che è stato già realizzato. "Abbiamo ribadito il concetto che quando e se si formerà un nuovo governo noi ci saremo sempre con lealtà", ha detto.
"Abbiamo trovato da parte Mario Draghi la consapevolezza di partire con l'umiltà di chi accoglie quanto fatto prima. Abbiamo ribadito la nostra volontà che non siano indebolite misure come il reddito di cittadinanza". "Oggi abbiamo ribadito che serve - ed è un dato essenziale - una maggioranza politica solida, che possa sostenere un governo solida. E serve superare quelle criticità che hanno portato alla fine del governo Conte II. Gli atti fatti da qualche forza politica sono comunque presenti nei nostri ricordi", conclude. "E' importante - aggiunge Crimi - che l'attuazione del recovery Plan sia fatta non solo nell'interesse specifico dei progetti ma c'è il mondo che ci guarda e giudicherà se l'Italia è un Paese che è cambiato. E noi con le nostre caratteristiche valoriali verificheremo che l'attuazione di quei fondi sia fatta con onestà, trasparenza e nell'interesse dei cittadini".
Matteo Salvini, insieme ai capigruppo Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, ha incontrato il presidente incaricato Mario Draghi durante il primo giro di consultazioni. La linea espressa dalla Lega è quella di una salvaguardia del benessere nazionale insieme alla ripartenza economica.
Consultazioni governo, Salvini: “Lega a disposizione. Non poniamo condizioni”
Non appena uscito dal colloquio, Salvini ha tracciato un bilancio sul primo incontro con Mario Draghi. Il leader della Lega ha parlato di politica e anche di altri aspetti su cui porre le basi per una possibile nuova maggioranza di governo. “Noi come Lega non poniamo condizioni o veti di alcun genere. Si tratta di un momento in cui il bene del Paese deve superare le logiche di partito. Cerchiamo di trovare delle soluzioni - commenta Salvini - mettendo al centro lo sviluppo. Vogliamo lavoro, non assistenza e beneficenza. Non vogliamo aumentare alcuna tassa, siamo a completa disposizione di un governo che tagli anche la burocrazia”.
Nessun veto della Lega
Salvini crede fortemente che la ripartenza vada di pari passo con lo sviluppo, i cantieri e le imprese, tutto compatibile con la tutela dell’ambiente. Il leader della Lega chiede un intervento deciso anche sulla sanità italiana, ma dichiara di non aver messo alcun paletto a Draghi. “La priorità è quella di ristabilire le cose, bisogna aiutare il personale sanitario in questo periodo di grave emergenza sanitaria. Vogliamo che si riparta con un governo della rinascita e della speranza. Non sapremo se nascerà il governo Draghi, vedremo nei prossimi giorni. Come sempre valuteremo le proposte e decideremo cosa fare nella massima trasparenza“.
Consultazioni governo: i primi bilanci
Mario Draghi sta incontrando tutti i partiti per capire come e se formare un nuovo governo. Alle 13,15 di sabato 6 febbraio toccherà invece al Movimento 5 Stelle. Il partito pentastellato chiuderà il cerchio, almeno per questa prima fase di consultazioni.