Governo, consultazioni concluse: sì da tutti i partiti, no da Fdi
Terminato il secondo giorno di consultazioni. Giornata decisiva
Al via, dalle 11 di questa mattina, a Montecitorio il secondo giro di consultazioni per il premier incaricato Mario Draghi oggi, volto alla formazione di un nuovo governo. Tra gli incontri fissati dall'ex presidente Bce, quelli con Italia Viva, Fratelli d'Italia, Pd e Forza Italia. Il primo incontro è con il gruppo 'Per le Autonomie (Svp - Patt, UV)' del Senato.
Questo il calendario nel dettaglio: si comincia alle ore 11-11.30 con Gruppo Per le autonomie (Svp – Patt, UV) del Senato. Alle 1.45-12.30 Gruppo Liberi e Uguali della Camera e componente Liberi e Uguali del Gruppo Misto del Senato. Alle 12.45-13.45 Gruppi Italia Viva della Camera e Italia Viva-PSI del Senato. Alle 15-16 Gruppi Fratelli d’Italia della Camera e del Senato. Alle 16.15-17.15 Gruppi Partito Democratico della Camera e del Senato. Si chiude alle 17.30-18.30 con i Gruppi Forza Italia - Berlusconi Presidente della Camera e Forza Italia- Berlusconi Presidente - Udc del Senato.
Bene l'incontro con le Autonomie
È iniziato alla Camera l'incontro fra il presidente del Consiglio incaricato e i rappresentanti del gruppo per le Autonomie del Senato, i quali hanno dichiarato di essere stati convinti da Draghi ad assegnargli il loro appoggio.
"Siamo disponibili ad ogni soluzione che dia stabilità, in una cornice europea e nel rispetto delle autonomie speciali e delle minoranze. Abbiamo trovato una grande attenzione specialmente su questo tema", ha detto Julia Unterberger del gruppo Per le Autonomie del Senato dopo la consultazione con Mario Draghi.
"Il primo incontro per noi è stato molto positivo. In Germania Draghi ha la fama di essere più tedesco dei tedeschi e quindi c'è un feeling particolare", ha proseguito la rappresentante altoatesina.
"Auspichiamo un governo politico. La formula 'Ursula' sarebbe perfetta. Con i governi tecnici non abbiamo avuto buone esperienze per i nostri piccoli territori", ha aggiunto Unterberger. "Ci auguriamo un governo politico. Penso che come convinti europeisti non possiamo che dire sì a un governo Draghi", ha concluso.
"Ora serve il rispetto delle regole e la solidarietà di tutti per poter riaprire tra tre settimane, altrimenti tutti gli sforzi saranno inutili" sono state le parole del governatore altoatesino Arno Kompatscher preoccupato per il lockdown che scatterà lunedì.
"Purtroppo le varianti del Covid hanno sconvolto la tabella di marcia per l'uscita dalla pandemia. Infatti anche Roma teme un'accelerata a livello nazionale", ha aggiunto il presidente della Provincia di Bolzano. L'assessore alla salute Thomas Widmann ha ribadito che la strategia dell'utilizzo massiccio di tamponi ha permesso di consentire più libertà durante Natale. La situazione negli ospedali resta difficile ma ancora sotto controllo.
“La pressione sta, comunque, lentamente aumentando", ha spiegato Widmann. "Serve un patto tra gli altoatesini, rispettando le regole e riducendo i contatti nel tempo libero".
Gli assessori Giuliano Vettorano (scuola italiana) e Philipp Achammer (scuola tedesca) hanno ricordato che sfruttando la settimana di ferie a Carnevale, le elementari e medie passeranno in Dad solo per pochi giorni, mentre nidi e asili resteranno aperti. L'assessore agli affari sociali Waltraud Deeg ha evidenziato che i servizi di assistenza e sociali saranno mantenuti.
Leu: Necessario mantenere la linea del Governo precedente
L’asse Pd-M5S-Leu ed il lavoro svolto sino ad ora dall’ex maggioranza devono restare i punti fermi del Governo che verrà. Sono queste le convinzioni della delegazione Leu dopo l’incontro con il presidente del consiglio incaricato Mario Draghi.
"E' evidente che le questioni programmatiche non sono variabili indipendenti. La base parlamentare deve essere coesa e deve avere un minimo di omogeneità. E' difficile tenere insieme forze che hanno difeso le scelte del governo con chi a settimane alterne era per chiudere o aprire e lisciava il pelo al negazionismo. Non firmeremo mai il programma di un governo in cui ci sia la flat tax" ha affermato Federico Fornaro di Leu al termine della consultazione con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi.
"Abbiamo elencato punti prioritari e fondamentali. Sono degli spartiacque, come lo è il fatto che l'alleanza Pd-M5S-Leu è strategica e deve essere una base forte che se consolidata in programmi e progetti non può essere dispersa", ha detto Loredana De Petris di Leu, parlando di "incompatibilità” con alcune forze politiche. "Proprio perché i temi sono fondamentali, questa maggioranza è incompatibile con la presenza di forze come la Lega e le forze sovraniste della destra. Con Draghi siamo stati molto chiari", ha concluso.
Renzi e Iv con Draghi senza paletti
Con Draghi incondizionatamente. E’ questa la linea di Italia dei valori, illustrata, proprio, dal suo leader Matteo Renzi, al termine delle consultazioni con il presidente del consiglio incaricato.
"Iv accoglie l'appello del Presidente della Repubblica e sosterrà il governo indipendentemente dal nome dei ministri, da quanti tecnici e politici" sarà composto, "siamo al fianco e a disposizione" di Draghi.
"Auspichiamo che tutte le forze assumano lo stesso atteggiamento a sostegno" del governo Draghi, perché "l'appello del Presidente della Repubblica era rivolto a tutti. Chi oggi pone veti nei confronti di altri non solo commette un errore politico, ma sta rifiutando l'appello del Presidente della Repubblica, che ha escluso che il governo abbia una connotazione politica ma invitato tutte le forze a dare sostegno" all'esecutivo.
"Sbagliati i veti di Salvini e di Leu? Italia Viva sostiene il premier per il governo incaricato dal capo dello Stato", rimarca ancora Renzi, che aggiunge: "Io non giudico le decisioni degli altri, di Salvini e di Leu, ognuno risponde davanti a sé e al paese. Poi valuterà il premier incaricato". "Noi abbiamo detto di ascoltare l'appello del capo dello Stato" ha concluso Renzi.
Fi: Berlusconi non ci sarà
Rammarico da parte di Silvio Berlusconi che, a differenza di quanto sembrava inizialmente, non parteciperà all'incontro con Draghi. il Cav ha, comunque, contattato il presidente incaricato per anticipare quella che sono le posizioni del suo partito. Alle consultazioni per gli azzurri parteciperanno il vicepresidente di Fi Antono Tajani e le capogruppo Maria Stella Gelmini e Anna Maria Bernini.
Giorgia Meloni: "Serve una maggioranza forte"
Alla 16 è terminato il colloquio con Draghi anche della leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "Abbiamo concordato con il premier che siamo in un momento difficile". Eppure "noi non possiamo stare a un governo con coloro che hanno portato l'Italia in queste condizioni". Fratelli d'Italia non "sarà mai a un governo con Pd, M5s e Renzi". "Speriamo che le cose cambino, anche se sarà difficile con un esecutivo formato dalle stesse forze che ci hanno portato a questo disastro", ha continuato la Meloni.
"In ogni caso, la nostra non sarà un'opposizione a prescindere. Valuteremo, discutere, e ci impegneremo sempre per il bene d'Italia". Per la Meloni, poi, "l'unica strada che avrebbe potuto dare una maggioranza forte sarebbero state le elezioni".
Infine: "Abbiamo ribadito a Draghi che FdI non voterà la fiducia al suo governo". Ma questa è "una scelta che non ha a che fare con un pregiudizio nei suoi confronti. Ma l'Italia non è democrazia di Serie B".
Zingaretti: "Siamo con Draghi"
Il segretario del Pd è uscito dai colloqui con Draghi verso le 17.11. Zingaretti ha subito chiarito che "il Pd è con Draghi per affrontare le sfide future, dalla crisi sociale alla crisi del mercato del lavoro".
Un eventuale ingresso dei leghisti nel governo non è però ben visto dal Pd e da Nicola Zingaretti, che punta a una "coalizione Ursula" senza i sovranisti. "Draghi dovrà definire il perimetro della maggioranza".
Tajani: "Forza Italia pieno appoggio a Mario Draghi"
"Assieme alla delegazioni dell'Udc, Forza Italia ha confermato il pieno appoggio, già confermato dal Presidente Berlusconi, a Mario Draghi. Dobbiamo affrontare assieme la grave crisi sanitarie ed economica che abbiamo davanti. Serve un governo dei migliori al servizio dell'Italia e degli Italiani. Draghi, che fu proprio Berlusconi a volere alla banca centrale europea, è proprio l'alto profilo di cui abbiamo bisogno". "Abbiamo consegnato al Premier due dossier. Uno sulla gestione del Covid, uno sul Recovery plan". Queste le parole di Antonio Tajani, numero due di Forza Italia.