Draghi al Governo, Orlando: "Tutta colpa di Renzi, ha impedito nuova maggioranza"

Il vicesegretario del Pd non ha mandato giù i veti del leader di Italia viva: "Ora non basta dire è arrivato Draghi viva Draghi"

Dopo una settimana di consultazioni e due giorni di trattative per provare a mettere in piedi una nuova maggioranza a sostegno di Giuseppe Conte, Mattarella alla fine si è arreso e al Governo ha messo Mario Draghi. In queste ore, dunque, è partito uno scarica barile per trovare un colpevole per il mancato accordo. Il vicesegretario del Pd Andrea Orlando ha dato la colpa a Matteo Renzi: "Il Pd ha svolto la sua funzione, ha lavorato per la nascita di un governo ma è stata impedita, è stata fatta saltare da una scelta di Iv e di Matteo Renzi".

Draghi al Governo, Orlando: "Tutta colpa di Renzi"

"Quindi per favore non parliamo indistintamente di fallimento della politica", ha continuato Orlando. "Quando Mattarella è costretto a rivolgere un appello a tutte le forze politiche per superare una situazione di stallo e di vuoto, vuol dire che c'è stato un fallimento degli ordinari meccanismi della politica. Questo fallimento ha delle responsabilità ben precise che non possono essere nascoste, perché questa è una forma più sofisticata dell'antipolitica. Fare di tutta un'erba un fascio e dire che è la 'politica' e non individuare chi ha impedito la nascita di un governo, ha un nome e un cognome, una sigla è un errore, è populismo, è antipolitica dall'alto".

E ancora: "Draghi come Monti è una personalità che proviene dal mondo economico, da un'esperienza europea e si colloca sicuramente al di sopra delle parti politiche. All'epoca si chiamò Monti per una situazione di emergenza finanziaria, oggi invece il governo che si insedierà sarà chiamato a gestire 200 mld di euro. Da questo punto di vista la situazione è più semplice. Ma è anche più difficile perché il Parlamento di oggi è più complicato, perché oggi le forze europeiste si sono ridotte, sia nel centrodestra che nel centrosinistra".