Crisi: Il governo Draghi spacca i 5Stelle

In molti non hanno apprezzato le parole di Vito Crimi e pensano, invece, di appoggiare Draghi. Movimento vicino alla spaccatura

Il nome di Mario Draghi rischia di spezzare definitivamente il Movimento 5Stelle. In molti, infatti, non hanno apprezzato le frasi del loro capo politico Vito Crimi, sulla volontà di non appoggiare il Governo nascente.

"E' il momento di pensare al Paese. Non escludiamo la spaccatura", dicono all'Adnkronos fonti parlamentari di primo piano che non hanno apprezzato la scelta del capo politico grillino di chiudere ad un governo presieduto dall'ex numero uno della Bce.

“Oggi ci sarà una resa dei conti in assemblea” promettono le stesse fonti. Alle 15 i gruppi 5 Stelle di Camera e Senato, infatti,  si riuniranno in videoconferenza per fare il punto sulla delicata situazione politica.

Per ora sono in tanti gli esponenti di spicco a chiudere la porta in faccia a Draghi: oltre a Crimi, Riccardo Fraccaro, Paola Taverna ed, ovviamente, Alessandro Di Battista si sono detti contrati.

Meno chiara la posizione del viceministro uscente Stefano Buffagni. "Mario Draghi ha un profilo inattaccabile, nulla da dire. Così come nessuno può dir nulla sulle competenze di Giuseppe Conte" ha spietato. Sembra, tuttavia, che la sua posizione si adatterà a quella della maggioranza del suo partito.

 

Apre la porta, invece, Giorgio Trizzino: “Sarebbe da irresponsabili sottrarsi all'appello alla responsabilità che è stato rivolto dal Capo dello Stato a tutte le forze politiche”. Ma se Draghi otterrà l'incarico, scrive su Fb il medico siciliano, "il suo governo dovrà rappresentare le forze politiche che lo sosterranno ed essere composto da 'ministri politici' e rappresentativi in linea di continuità con la precedente esperienza".

“Visto che fino a ieri condividevamo un tavolo di lavoro con Renzi” osserva una parlamentare pentastellata alla seconda legislatura, "mi fa pensare che per qualcuno nel Movimento Cinque Stelle Renzi sia più responsabile di Draghi. Il no a priori a Draghi ci sembra eccessivo. Non pensate ci possa essere prima una discussione interna, anche nel rispetto delle indicazioni del Presidente Mattarella?".