Governo, ipotesi di Italia Viva: Draghi all'economia e Gentiloni a Palazzo Chigi

Il partito di Renzi propone uno switch di ruoli tra Roberto Gentiloni e Giuseppe Conte. Per il ministero dell'Economia fatto il nome di Draghi

Continuano le consultazioni e, soprattutto, le trattative per dare un nome al premier a cui saranno affidate le sorti del Paese ed un volto ad il Governo con cui lavorerà. Giuseppe Conte, il cui nome per molti sembra essere imprescindibile, prosegue la sua corsa contro il tempo, con l’intento di allargare la schiera degli alleati e recuperare un po’ di solidità. Missione difficile ma non impossibile anche perché sino ad oggi di nomi alternativi, sino ad ora, non se ne sono sentiti molti.

A mischiare di continuo le carte, intanto, ci stanno pensando Matteo Renzi ed Italia Viva, che puntano a destabilizzare la maggioranza ed a liberarsi di Conte, al di là delle dichiarazioni di intenti. Ci hanno provato, ieri, palesando come alternativa Di Maio, soluzione irrealizzabile e che ha fatto sorridere molti, tirata fuori solo per creare problemi di stabilità al premier. Ci hanno riprovato oggi proponendo una soluzione già più credibile che potrebbe davvero mischiare le carte ai più alti livelli istituzionali.

In Italia Viva pare si stia pensando di proporre uno scambio di ruoli tra Paolo Gentiloni e Giuseppe Conte, il primo lascerebbe il posto in Europa per sedersi a Palazzo Chigi, il secondo, divenuto divisivo nella sua imprescindibilità, volerebbe a Bruxelles come commissario europeo. La proposta è resa ancora più credibile e, forse, attuabile, dall’inserimento di un nome importante in partita, quello di Mario Draghi, ex presidente della Banca centrale Europea, che andrebbe a rivestire il ruolo di ministro delle Finanze. Tenuto conto del momento e della necessità di utilizzare in modo strutturale le risorse che arriveranno dal recovery fund, la figura di Draghi piace a molti e dà sicurezza, molto più di quella che sino ad ora è riuscito a fornire l’attuale ministro delle Finanze Roberto Gualtieri.

L’asso calato da Matteo Renzi, che così è riuscito a mettere sul tavolo, una proposta convincente, rischia di scombussolare i piani di Conte, che in questo modo non si troverebbe più ad essere l’unica soluzione e sarebbe costretto ad accettare, obtorto collo, il nuovo incarico. Grazie al macchiavellico disegno renziano Iv, dal canto suo, si troverebbe sostanzialmente ad essere artefice della nuova compagine di governo e, nuovamente ago della bilancia.

Se Gentiloni e Draghi dovessero darsi disponibili, il disegno dell’ex sindaco di Firenze sarebbe compiuto e, così, la sua vittoria su Conte, ormai divenuto nemico. Scacco al re.