Dimissioni Conte, per nuovo Governo i numeri per ora non ci sono

Per adesso sono stati trovati otto i "costruttori" certi, ma non bastano. Si continua a cercare tra gli ex M5S e centristi

Si tratta ad oltranza per provare a fare nascere il gruppo a sostegno di un nuovo Governo dopo le dimissioni di Giuseppe Conte. Voci vicine ai gruppi di parlamentari di maggioranza riferiscono che è stato trovato qualche volontario, ma la strada resta in salita e tortuosa. Allo stato attuale i 'numeri' non ci sono. Intanto, impazza il "toto responsabili". I nomi però non sono stati ufficializzati, e non verranno ufficializzati fino al momento utile. Si teme inoltre che qualcuno possa "ripensarci all'ultimo".

Dimissioni Conte, i numeri del nuovo Governo

Per il momento sarebbero certi solo otto 'costruttori', tutti appartenenti al Gruppo Misto. Cinque provengono dalla neo componente Maie-Italia 23. Rispondono al nome di Ricardo Merlo, Saverio De Bonis, Adriano Cario, Maurizio Buccarella e Raffaele Fantetti. Ci sono poi gli ex azzurri Sandra Lonardo, moglie dell'ex Guardasigilli Clemente Mastella, Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin. A questo punto mancano due persone per raggiungere quota 'dieci' che consente, per regolamento, la costituzione di un gruppo a palazzo Madama.

In queste ore si è sfilata l'Udc. E pure Cambiamo assicura che non parteciperà al Conte ter. Tuttavia tra le file di Giovanni Toti ci potrebbe essere qualche diserzione e si aspettano sviluppo in questo senso. C'è chi scommette inoltre sugli ex Cinque stelle come Luigi Di Marzio e Alfonso Ciampolillo, i quali hanno già votato la fiducia al Governo.

Intanto l'ex M5S del Misto, Carlo Martelli, uno dei papabili, ha escluso all'Adnkronos il 'cambio di casacca'. "Non è cambiato nulla, resta il mio no", dice. Inoltre anche Anna Carmela Minuto e l'ex governatore Sandro Biasotti hanno un passaggio con i 'contiani'. Stesso discorso per Luigi Vitali, ex sottosegretario alla Giustizia, che dice all'Adnkronos: "Non sono mai entrato nella partita, perché sulla giustizia non ho sentito e visto nessuna segnale diverso dalla politica fin qui seguita".