Sardegna in zona arancione, anche Solinas minaccia il Governo: "Calcoli sbagliati"

Il governatore della Sardegna come Fontana: "Se il Governo non tornerà sui suoi passi faremo ricorso al Tar. Qui situazione sotto controllo"

Come il suo collega Attilio Fontana, anche il Presidente della Sardegna Christian Solinas ha dichiarato che i numeri relativi ai contagi da Covid nella Regione sono sbagliati e che l'isola dovrebbe rimanere in zona gialla e non trasferirsi in zona arancione. "Abbiamo detto da subito che i calcoli che riguardano la Sardegna sono sbagliati - dice il Governatore -. Non esiste un rischio rispetto al carico delle terapie intensive in questo momento, perché abbiamo posti a sufficienza".

E ancora: "Il calcolo e i numeri vanno valutati in maniera critica: quelli di 2 settimane fa e ancor più quelli di oggi, con gli indicatori tutti migliorati, consentono al Governo di mantenere per la Regione la classificazione gialla". 

Sardegna zona arancione

Il Presidente della Sardegna ha parlato a margine dell'inaugurazione dei nuovi servizi per la prevenzione dei tumori femminili, al San Giovanni di Dio di Cagliari. "Abbiamo l'indicatore Rt sotto l'1, un numero di ricoveri che non portano le terapie intensive in affanno, 30 nuovi posti a Sassari e ora anche la disponibilità del Binaghi. Possiamo dire che non c'è una emergenza posti letto. I criteri - ha continuato ancora Solinas - hanno bisogno di una interpretazione applicativa di buon senso. Capisco se fossero mancati 10, 20, 30 posti, ma parliamo di 2 posti che mancavano 2 settimane fa".

Sempre sui posti in terapia intensiva ha dichiarato: "Oggi ne abbiamo 30 nuovi, i 14 del Binaghi e tutti gli indicatori che ci dicono che le terapie intensive si stanno liberando. Credo che l'interpretazione di quei requisiti, che ci ha portato in zona arancione, sia stata eccessiva". Il Governo dovrebbe tornare sui suoi passi nelle prossime ore, altrimenti, minaccia Solinas:  "Dobbiamo tutelare le ragioni della Sardegna e il nostro tessuto economico e imprenditoriale in tutte le sedi, a iniziare dal Tar".