Crisi di Governo, Conte a sorpresa da Mattarella: "Giorno cruciale per esecutivo"
Il Premier Giuseppe Conte dovrebbe presto recarsi dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L'esecutivo potrebbe trovarsi al bivio.
Potrebbe andare in scena oggi, lunedì 25 gennaio, la svolta per il Governo, mai completamente uscito dalla crisi aperta da Matteo Renzi. Il Premier Giuseppe Conte è atteso al Quirinale, dove dovrà conferire con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La notizia è filtrata da fonti vicine ai parlamentari della maggioranza.
Crisi di Governo, Conte da Mattarella
Voci incontrollate vedrebbero un Giuseppe Conte sempre più vicino alle dimissioni. Ma queste dimissioni potrebbero solo essere l'antipasto di un Conte ter, qualcosa che in Italia non si è tra l'altro mai visto. Intano sulla questione è intervenuto anche il presidente e fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi. "Nessuna trattativa - ha detto il Cavaliere - è in corso, né ovviamente da parte mia, né di alcuno dei miei collaboratori, né di deputati o senatori di Forza Italia, per un eventuale sostegno di qualunque tipo al governo in carica".
Per il leader azzurro la strada è una sola: "Rimettere alla saggezza politica e all'autorevolezza istituzionale del Capo dello Stato di indicare la soluzione della crisi, attraverso un nuovo governo che rappresenti l'unità sostanziale del Paese in un momento di emergenza oppure restituire la parola agli italiani". "Mi auguro che il Presidente del Consiglio sia consapevole dell'ineludibilità di questa strada", chiosa Berlusconi.
Anche il Partito democratico, in queste ore, starebbe inoltre ragionando sui numeri ristretti (soprattutto in Senato) che tengono in piedi la maggioranza. Il Governo infatti potrebbe cadere nella giornata di giovedì 28 gennaio, quando è attesa la relazione del ministro della Giustizia e capo delegazione M5s Alfonso Bonafede.
Salvini: "Conte si sarebbe già dovuto dimettere"
Intanto non ha mancato di intervenire il leader della Lega Matteo Salvini. "Si parla di dimissioni di Conte? Avrebbe già dovuto darle. C'è un piano vaccinale fermo, le scuole sono aperte in una città sì e una no, ci sono due milioni di posti di lavoro a rischio, e noi stiamo in ballo sugli umori di Conte, Di Maio, Zingaretti, e sulle trattative di Tabacci e Mastella", ha tuonato il leader leghista. "È irrispettoso, disgustoso, volgare, deprimente", conclude infine Salvini.