Lombardia in zona rossa per errore, è scaricabarile tra Governo e Regione: disastro senza colpevoli
La Lombardia accusa il comitato di regia del Governo. Il ministro Speranza i numeri forniti dalla Regione. Il risultato l'ennesimo disastro senza colpevoli
In lockdown per sbaglio, come sempre, a spese di cittadini e commercianti. Non ha fine la storia della confusa gestione della pandemia e, dopo, gli innumerevoli errori, sviste e ritardi ai quali gli italiani si sono dovuti abituare in questi difficili mesi, si è voluto aggiungere un nuovo e incredibile capitolo: quello di una regione, la più produttiva d’Italia, chiusa completamente per una settimana, con tutti i danni economici del caso, per un errore di calcolo. Di chi non si sa, ovviamente. Come sempre è capitato in questi mesi. Il Governo lancia accuse alla Regione, questa le rimanda al mittente, in un rimpallo di responsabilità che lascia gli italiani a bocca aperta davanti ad un dramma sanitario ed economico che richiederebbe tutt’altre risposte dal punto di vista istituzionale.
Lombardia per sbaglio in zona rossa: "la verità sta nel mezzo"
Il risultato sono ulteriori incertezze, mancanza di una prospettiva futura, sfiducia nello Stato ed in quello che rappresenta: l’impressione è quella di una barca che si sta schiantando contro gli scogli con i marinai ad incolparsi a vicenda per la situazione, piuttosto, che provare a risolverla. Ho imparato che quando le cose vanno male, anzi malissimo, non è mai colpa di un solo attore ma di tutti quelli che vi hanno partecipato. Quindi, normalmente, la “verità sta nel mezzo”, peccato che in mezzo ci sono gli italiani schiacciati da una pandemia ostica e sconosciuta e da un crisi economica senza uguali alla quale la politica sta fornendo risposte, per esser buoni, insufficienti. Premesso che la situazione attuale sarebbe stata di difficile gestione, anche, per una classe politica ed amministrativa di più alto profilo, resta che la risposta istituzionale alla pandemia, che fosse del governo e della Regione, è stata costellata di errori, ritardi e risorse spese male.
Gli errori
Lo si è visto con la mancata zona rossa nella bergamasca, poi con la campagna influenzale, con quella dei vaccini ed, infine, anche con il calcolo dei numeri dei contagi. Sarà la Regione, sarà la cabina di regia del Ministero, l’impressione, finale, è che abbiano sbagliato un po’ tutti, in parte perché non all’altezza, in parte perché distratti da quella campagna elettorale continua che non fa bene al Paese. Con i nostri politici, trasversalmente da ogni parte politica, impegnati in una campagna elettorale continua, fatta di proclami risonati e promesse disattese, continui tweet, spesso imbarazzanti ed autoincensamenti, è difficile amministrare il Paese. Insomma la politica torni ad essere fatta di amministratori seri piuttosto che dal leoni da tastiera, da persone capaci, invece, che da imbonitori e, soprattutto, da gente che pensa al bene pubblico e non ai propri interessi elettorali e personali, o peggio ancora, dei soliti poteri forti.
La classe politica è specchio della società?
Mi hanno sempre detto che la classe politica è specchio della società e del popolo che rappresenta. Non credo sia così: italiani sono medici ed infermieri che da febbraio dell’anno scorso lavorano incessantemente, sono quelli che di loro sono morti, sono tutti quegli italiani che oggi non possono lavorare, quegli imprenditori che stringono i denti pur di non serrare e lasciare a casa i propri dipendenti, sono tutte quelle famiglie che si sono chiuse in casa, magari non come chi è benestante in comodi appartamenti, rinunciando, per il bene collettivo, alle proprie libertà. Ed intanto i nostri politici twittano e partecipano ai talk show, ci raccontano di un mondo meraviglioso “nel quale si abolisce la povertà” e basta una campagna vaccinale, ancora allo stato embrionale e male organizzata, per sconfiggere il virus . Insomma la verità è che a fronte di tanti proclami la politica di concreto ha fatto poco e che, i relativi risultati ottenuti sono merito del popolo italiano che, al di là di tutto, si è comportato responsabilmente a differenza di chi li guida. Per concludere non so di chi è la colpa di questa ennesimo errore, si sono inventati un sistema grazie al quale non c’è dato modo di capirlo, quello di cui sono certo è che gli italiani si meritano qualcosa di meglio di questo Governo, ed i lombardi qualcosa di meglio di questa amministrazione regionale.