Governo, terminato vertice con Conte: 'Avanti con il rafforzamento della maggioranza'

Il Premier ha incontrato il Presidente della Repubblica per riferire sugli esiti sulla fiducia al governo, dopo il voto di ieri in Senato.

Governo: Conte arrivato al Quirinale da Mattarella

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al quale ha riferito le sue valutazioni dopo il voto di fiducia di Camera e Senato e dopo il vertice di maggioranza di oggi. L'incontro è durato poco meno di un'ora, Conte è poi rientrato a Palazzo Chigi.

Vertice di maggioranza con Conte terminato

Terminato il vertice di maggioranza convocato dal premier Giuseppe Conte dopo il voto di fiducia al Senato. In video-collegamento i capi delegazione e i leader dei partiti. 

E' stata confermata la linea sull'allargamento del perimetro della maggioranza. A breve il premier dovrebbe salire al Quirinale.

Governo: 'Avanti con il rafforzamento della maggioranza'

"Avanti con il percorso di rafforzamento della maggioranza e di scrittura del nuovo patto di legislatura", avrebbero concordato i capi delegazione e leader dei partiti di governo, nel vertice in videoconferenza con il premier Giuseppe Conte.

Durante la riunione, sarebbe dunque stata confermata la linea condivisa in questi giorni, ovvero allargare il perimetro della maggioranza. L'intenzione del premier sarebbe quella di andare avanti, mantenendo per ora l'interim all'Agricoltura, e solo successivamente, una volta puntellata la maggioranza, decidere sulla squadra di governo. Nella riunione ci sarebbe stato soprattutto un confronto su come andare avanti con il lavoro.

La riunione è durata circa tre ore, presenti Vito Crimi e Alfonso Bonafede per il M5S, Nicola Zingaretti e Dario Franceschini per i dem, Roberto Speranza per Leu. Il premier si sarebbe collegato dal suo appartamento privato, in stanza a Palazzo Chigi.

"Il Paese non può restare ostaggio di un governo incapace, arrogante e raccogliticcio. Si tratta di una minoranza di governo che continua la sfacciata e scandalosa compravendita di parlamentari e che non si fa scrupoli a imbarcare chi, eletto col centrodestra, ha tradito l'impegno preso con gli elettori. Il centrodestra intende rappresentare al Presidente della Repubblica il proprio punto di vista sulla situazione che è ormai insostenibile", si legge in una nota congiunta del centrodestra al termine del vertice.

"Nonostante le forzature del governo e le continue scorrettezze, nonostante una pretesa autosufficienza che non esiste - prosegue la nota - il centrodestra non intende privare le famiglie e le aziende italiane degli aiuti necessari in un momento così drammatico: per questa ragione, come annunciato, voterà compatto lo scostamento di bilancio".

"Con il voto di ieri al Senato è stato evitato il salto nel buio di una crisi, ma ora è il momento di voltare pagina, rafforzare la forza parlamentare del governo", afferma il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, indicando i due fronti su cui agire: i problemi degli italiani e una prospettiva politica del governo.

"L'esito dei voti di fiducia alla Camera e al Senato - aggiunge - dimostra che non c'era nessun altra ipotesi di governo che potesse prendere più voti nel passaggio parlamentare".

"Oggi i costruttori vanno cercati nel Paese", commenta il segretario della Cgil Landini, sollecitando il governo a convocare subito le parti sociali, a partire dal confronto sul Recovery plan, perché dai 'ringraziamenti bisogna passare ai fatti'.

"E' evidente che una maggioranza di 156 non può che essere un punto di partenza. E' necessario allargare il perimetro di consenso intorno al governo. E' necessario che nasca un nuovo gruppo parlamentare rafforzando il carattere politico della coalizione". Così il viceministro dell'Economia, Antonio Misiani, a Radio 24.