Crisi governo, Monti: "Annuncio mio voto di fiducia"

Il senatore: "Appoggerò ma mi adopererò presso l'opinione pubblica, inclusa quella internazionale, per sostenere ciò che verrà fatto"

Nella giornata del voto di fiducia al governo al Senato, l'ex presidente del Consiglio e senatore a vita Mario Monti, intervenendo in Aula ha annunciato il suo voto a favore sottolineando: "non porto voti se non il mio. E il mio è un voto di fiducia, come sempre, libero e condizionato a quelli che saranno i provvedimenti e se corrisponderanno a quelle che sono le mie convinzioni. Se così sarà in futuro, non solo appoggerò ma mi adopererò presso l'opinione pubblica, inclusa quella internazionale, per sostenere ciò che verrà fatto" dal governo. Nella lista dei senatori "costruttori" che appoggiano il Conte bis c'è anche Riccardo Nencini che, nel suo intervento in aula, ha ricordato che "oggi non servono 161 voti per la fiducia, basta leggere la Costituzione". "Dal '44 a oggi - ha aggiunto - ci sono stati una decina di governi che non hanno goduto in origine della maggioranza assoluta. Tutti, con eccezione dell'Andreotti ter del 1976, il governo della non sfiducia, balneari o ponte verso soluzioni che si andavano delineando". "Serve un progetto politico, non si governa con un voto in più, figuriamoci con un voto in meno", ha sottolineato il senatore socialista aggiungendo tra l'altro: "Noi socialisti abbiamo detto riparta questo presidente del Consiglio dalla coalizione esistente, allargandola alle forze europeiste, l'inclusione deve essere la bussola. Un governo costruito con la pesca miracolosa è inutile".