Governo, Giuseppe Conte alla Camera: "Parlo a testa alta perché abbiamo fatto bene". LA DIRETTA

Governo verso maggioranza relativa, nuova defezione Italia viva alla Camera

Il premier Giuseppe Conte dalle 12 alla Camera per presentare il suo discorso. Rilancerà la sua azione di governo. E proprio al Senato si giocherà la vera partita. I numeri certi a Palazzo Madama, a quanto emerge anche dopo un vertice di maggioranza con il ministro D'Incà e i capigruppo, parlano di 151 senatori. "Il mio obiettivo non è mai stato cacciare Conte ma non sarò compartecipe di disegni mediocri, voteremo le misure che servono al paese ma non siamo in maggioranza", chiarisce Renzi impegnato a scrollarsi di dosso lo stigma di chi ha aperto la crisi al buio. Ma per il Pd e M5s la colpa della crisi porta solo il nome dell'ex premier.

LA DIRETTA

Un forte richiamo alla responsabilità, alla necessità di tenere saldi i legami con la Ue, all’imprescindibilità di lavorare insieme per la ripartenza dell’Italia dinnanzi alle numerose sfide alle quali è chiamato il nostro Paese. E’ questo l’appello del presidente del consiglio Conte a tutti i “costruttori” che vogliono evitare una crisi di governo e scongiurare di lasciare in mano L’Italia a derive sovraniste e antieuropeiste. Il presidente del consiglio ha aperto la diretta difendendo il proprio operato e quello del governo e sottolineando come i 29 punti programmatici messi in campo ad inizio del suo secondo mandato siano ricchi di concretezza e di una visione riformista, europeista, più giusta e sostenibile. “Io oggi parlo a testa alta perché sappiamo di avere fatto bene in un momento difficile. I primi a scegliere con coraggio misure restrittive nel mondo per fermare il contagio” ha sottolineato Conte, con l’intento di allontanare  quelle accuse di una scarsa visione di insieme e di tempestività che spesso accostate al suo governo.

Il presidente Conte ha voluto elencare quanto fatto dal Governo, sottolineando l’importante lavoro svolto da tutte le forze che ne hanno fatto parte. E’ un Conte che seppur convinto del proprio lavoro ha cercato di evitare scontri sia con Idv che con la minoranza, cercando di smorzare i toni ed ammettendo che le modifiche richieste da Idv ed inserite nel recovery sono state migliorative ma, anche, sottolineando che questo non è il momento giusto per una crisi. “La gente alle prese con i problemi reali non capisce questa crisi di governo, alla quale siamo arrivati perché una forza di governo ha puntato sugli argomenti più divisivi per la maggioranza, e che rischia di distanziare ancora di più la politica dalla gente”. “Dobbiamo lavorare con urgenza affinché le notevoli forze messe in campo per i ristori arrivino per tempo” ha proseguito Conte.

Giuseppe Conte alla Camera: le dichiarazioni 

"All'inizio di questa esperienza di governo ero consapevole che un governo formato da esperienze diverse poteva nascere solo con una solida vocazione europeista, e mi sono adoperato per la prospettiva di un disegno riformatore. A riguardare i 29 punti programmatici, ravviso che c'era una visione e una forte spinta ideale, un chiaro investimento di fiducia", ha detto il premier.

La maggioranza, ha spiegato il presidente del Consiglio "è stata solida anche in passaggi critici", e ora, nel futuro "abbiamo davanti una sfida epocale" perché "la pandemia ha sconvolto la società".

Per il premier il dialogo è quindi "presupposto per compiere scelte più giuste", mentre rivendica sul suo operato - con "nessuna arroganza" - di poter "parlare a testa alta" e di non aver mai "rinunciato a porre le basi per il rilancio del Paese". "Abbiamo operato sempre scelte migliori? Ciascuno esprimerà le proprie valutazioni. Per parte mia posso dire che il governo ha operato con massimo scrupolo e attenzione per i delicati bilanciamenti anche costituzionali. Se io oggi posso parlare a voi che siete in quest'Aula e ai cittadini che ci seguono da casa a testa alta non è per l'arroganza di chi ritiene di non aver commesso errori, ma per la consapevolezza di chi ha operato con tutte le energie fisiche e intellettivi per poter offrire la migliore protezione possibile alla comunità internazionale", ha spiegato Conte.

E ancora: "Abbiamo seguito il principio di leale collaborazione con cui sarebbe stato possibile attuare strategie di intervento efficace. La pandemia ha rafforzato nelle forze politiche che con lealtà hanno sostenuto il governo la consapevolezza del valore del dialogo per assumere decisioni fondamentali".

"Abbiamo sempre assunto le decisioni più giuste? Ciascuno esprimerà le proprie valutazioni. Io posso dire che il governo - ha sottolineato il premier - ha operato un delicato bilanciamento degli interessi costituzionali con il massimo scrupolo, la massima attenzione nella consapevolezza delle conseguenze di immane portata nella vita dei singoli per il futuro della nostra comunità".

Sui rilievi di Italia Viva, che ha ritirato le sue ministre dal governo, Conte spiega: "E' stato chiaro e apprezzato il contributo di Iv, ma ha deciso l'astensione sul Recovery". Ma "il Recovery non c'entra con il Mes". E sulla crisi "non ravviso alcun fondamento", sottolinea il premier che aggiunge come ora la crisi debba "trovare qui una risposta". Una crisi aperta in una "fase cruciale, confesso di avvertire disagio", dice Conte, puntando il dito contro "contrappunti polemici, sterili e del tutto incomprensibili", e sui "non casuali rilanci sui temi più divisivi". "Rischiamo di perdere il contatto con la realtà", continua il premier, che spiega come non si possa "recuperare la fiducia per lavorare insieme. Si volta pagina", continua Conte, dopo la "ferita profonda aperta nella maggioranza dalla crisi".

Quanto accaduto nelle ultime settimane, ha quindi ribadito il premier, "ha aperto una crisi profonda tra le forze di maggioranza, ma ha soprattutto provocato sgomento nel paese e rischia di produrre danni notevoli e non solo perché ha fatto salire lo spread, ma perché ha attirato l'attenzione dei media internazionali, delle cancellerie straniere".

L'appello ai volenterosi: "Aiutateci, è il momento giusto"
"Sappiate che questo è il momento giusto per contribuire alla prospettiva di governo, declinata in senso europeista e anti-sovranista", dice quindi il premier rivolgendosi a quanti intendono farsi "costruttori". "Servono volenterosi, a chi ha a cuore il destino dell'Italia dico 'aiutateci'", afferma Conte. L'invito è quello di "mettersi alle spalle il grave gesto di irresponsabilità che ci ha gettato in questa incertezza". "Questa alleanza può già contare su una solida base di dialogo alimentata da M5s, Pd, Leu" e "sarebbe un arricchimento di questa alleanza poter acquisire contributo politico di formazioni che si collocano nella più alta tradizione europeista: liberale, popolare, socialista. Ma chiedo un appoggio limpido e trasparente", sottolinea.

"Nei prossimi giorni completeremo il percorso già avviato per un patto di legislatura per definire le riforme più utili" e per "rafforzare la squadra di governo", aggiunge il premier.

"Questa alleanza" a cui guarda il governo "sarà chiamata a esprimere una imprescindibile vocazione europeiste, perseguendo una chiara scelta di campo contro derive nazionalistiche e logiche sovraniste".

"Da parte mia, assicuro massima disponibilità e mi impegno a guidare con tutti questa fase decisiva per la rinascita del Paese", assicura Conte, aggiungendo: "Se il Parlamento vorrà accordare la fiducia garantisco a tutti i cittadini italiani che, oltre a tutte le energie fisiche e intellettuali, aggiungeremo il nostro cuore, perché la politica senza sentimento e una reale condivisione è disciplina senz'anima".

L'apertura a Iv: "Non manterrò delega ai Servizi"
"Mi avvarrò della facoltà di assegnare un'autorità delegata di Intelligence sui Servizi, una persona di mia fiducia", ha quindi annunciato Conte 'aprendo' di fatto a una delle richieste e nodi dello scontro con Iv. "Teniamo fuori il comparto di Intelligence dalle polemiche", ha detto poi di fronte alle proteste dell'Aula. Conte ha inoltre annunciato che, "viste le nuove sfide e anche gli impegni internazionali, non intendo mantenere la delega all'Agricoltura se non lo stretto necessario".

"Fondamentale senso responsabilità opposizione"
"E' stato fondamentale il senso di responsabilità manifestato anche dalle forze di opposizione, che pur nella chiara differenza, nella dialettica politica, differenti posizioni, hanno contributi, avete contribuito, ad affrontare alcuni passaggi critici", ha spiegato ancora il premier. "Bisogna darne pubblicamente atto, avete votato varie volte lo scostamento di Bilancio, avanzato proposte concrete, qualificanti, alcune convintamente accolte dalle forze di maggioranza. Anche grazie a questo dialogo abbiamo potenziato, nella legge di Bilancio, il sostegno ai lavoratori autonomi, alle partite Iva", ha sottolineato il premier.

Risoluzione maggioranza
"La Camera, udite le comunicazioni del presidente del Consiglio dei ministri sulla situazione politica in atto, le approva". E' il testo della telegrafica risoluzione di maggioranza alla Camera depositata dopo l'intervento del premier in aula. A firmarla i capigruppo Davide Crippa (M5s), Graziano Delrio (Pd), Federico Fornaro (Leu) e anche Alessandro Fusacchia (Centro democratico), Renate Gebhard (Minoranze linguistiche) e Antonio Tasso (Maie).


Il PD

"Una cosa è rilanciare - attacca Nicola Zingaretti - un' altra cosa è distruggere. Se non si rispettano le opinioni degli altri, avendo la presunzione di tenere in considerazione solo le proprie, allora viene meno la fiducia e la possibilità di lavorare insieme". Il Pd in direzione dà il via libera al passaggio parlamentare di Conte, "è un dovere e non un diritto chiedere la fiducia", precisa il leader dem. "Sarebbe un bene per il Paese se, invece di andare a caccia di responsabili, tutti insieme facessimo un progetto di riforme, tutti, da Conte a Salvini, da Berlusconi a Di Maio. Non un governo, ma le regole del gioco si scrivono insieme", ha detto in serata il leader di Iv, Matteo Renzi, a 'Non è l'Arena', su La 7.

Italia Viva

Intanto all'interno di Iv, dopo Vito De Filippo oggi anche Michela Rostan annuncia che voterà la fiducia. In queste ore, e anche dopo martedì, continuerà il lavorio per riportare in maggioranza parlamentari di Iv "pentiti" ma non l'ex premier, ripetono in tanti tra i dem e i pentastellati. "I parlamentari di Iv sono stati eletti con il Pd e spero che votino con il Pd", è l'appello del ministro Boccia. Così come si spera in ripensamenti di aree centriste e europeiste al momento all'opposizione. Anche se sia Carlo Calenda di Azione sia Benedetto della Vedova di +Europa, pur dicendosi "non indifferenti" all'appello di Zingaretti, chiedono "una nuova leadership e una nuova maggioranza".

La posizione del centro destra

Il centro destra questi giorni, con vertici continui, ha ribadito la compattezza della coalizione da Fi all'Udc. "Ancora oggi leggo sui giornali ricostruzioni sul destino del governo della Nazione. Per Fratelli d'Italia l'unica via percorribile rimane la stessa: elezioni subito. Basta perdere tempo", sostiene Giorgia Meloni mentre Antonio Tajani assicura che il centrodestra è "pronto a governare". Ma d'altra parte anche il Pd esclude il coinvolgimento "di una destra nazionalista e populista". Boccia, parlamentari Iv votino con il Pd "I parlamentari di Italia Viva sono stati eletti con il Pd, spero vogliano rispettare la volontà di quell'elettorato, sennò si prendono seggi di quella comunità e si vota contro la sua volontà. Faccio appello a tutti gli eletti del Pd di votare con il Pd. La maggioranza ci sarà, se è relativa o meno lo diranno i numeri". Così il ministro Francesco Boccia a Che tempo che fa su Rai Tre sulla crisi di governo che domani approderà in Parlamento.