politica
Campania: Boccia, 'condono ennesima resa Stato a illegalità'
Roma, 15 nov. (Adnkronos) - "Il condono edilizio che la destra in queste ore sta riesumando è l’ennesima resa dello Stato all’illegalità. Intanto in Campania appare come un vergognoso scambio clientelare: se ci votate vi facciamo sanare gli abusi edilizi. È il favore agli amici degli amici, non una risposta ai bisogni del Paese". Lo ha affermato il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, in occasione di un dibattito a Taranto in vista delle elezioni regionali con i candidati Pd, Mattia Giorno, vicesindaco di Taranto, e Anna Filippetti, segretaria Provinciale Pd Taranto.
"Fratelli d’Italia e la maggioranza -ha aggiunto- continuano a scambiare la deregolamentazione per sviluppo, ma così si abbattono le regole e si alzano i rischi: ambientali, sociali, economici. È lo schema di sempre: premiare chi ha violato la legge e lasciare indietro chi ha fatto le cose per bene. Noi siamo dall’altra parte della storia. E lo diciamo dai palchi e nelle piazze ad alta voce. L’Italia non ha bisogno di condoni, ma di un piano serio contro il consumo di suolo, di rigenerazione urbana, di sicurezza del territorio, di investimenti sulle periferie e sulle aree interne. Serve una politica che redistribuisca opportunità, non che legalizzi abusi. La giustizia sociale passa anche da qui: dalle regole uguali per tutti, dalla tutela dei beni comuni, dal diritto alla casa che si costruisce con politiche moderne, non con sanatorie di massa".
"E Taranto come tante città ferite del Sud lo sa e reagisce a questa politica clientelare che presuppone che ci sia sempre qualcuno in vendita. Questa è la destra di oggi. Il Governo Meloni -ha concluso Boccia- si dimostra ancora una volta prigioniero di un’idea arcaica di crescita, fatta di deroghe e scorciatoie. Noi ieri con i nostri emendamenti comuni del centrosinistra abbiamo proposto l’opposto: innovazione, sostenibilità, sviluppo che crea lavoro vero. Su questo terreno in Parlamento e nel Paese non arretreremo di un millimetro. L’Italia merita futuro, non l’ennesimo condono".