cronaca
Tumori Nsclc con mutazione Egfr, oncologa Novello: "Con cure mirate migliore aspettativa vita"
Roma, 7 ott. (Adnkronos Salute) - "Purtroppo il tumore del polmone viene ancora diagnosticato, nella maggior parte dei casi (circa 80%), in stadio localmente avanzato o metastatico, con la conseguenza che i pazienti non possono essere radicalmente operati. A maggior ragione, dunque, avere nuove opzioni di cura" specifiche per queste fasi di malattia "è fondamentale per migliorare l'aspettativa di vita, sia in termini di quantità che di qualità”. Così Silvia Novello, direttore di Oncologia medica dell'ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano, professore di Oncologia medica all'università degli Studi di Torino e presidente di Walce - Women Against Lung Cancer in Europe, intervenendo oggi a Milano all'incontro con la stampa 'Tumore del polmone: le nuove frontiere del trattamento', organizzato da AstraZeneca Italia in occasione del via libera da parte dell'Agenzia del farmaco (Aifa) all'estensione di indicazione di osimertinib nel tumore al polmone metastatico non a piccole cellule (Nsclc) e con mutazione Egfr.
"Le indicazioni che avremo in Italia" per questo farmaco mirato" riguardano i pazienti Egfr mutati con tumore al polmone non a piccole cellule - ricorda Novello - e sono: nello stadio localmente avanzato, dopo trattamento chemioradioterapico, e nella malattia avanzata, in aggiunta alla chemioterapia, in quanto i risultati degli studi clinici Flaura2 e Laura "mostrano un vantaggio notevole in termini di overall survival", quindi in sopravvivenza globale "e in termini di tempo libero da malattia".
L'incidenza del tumore al polmone "in Italia continua ad essere alta - illustra l'oncologa - E' uno dei tumori più frequenti e gravati da maggiore mortalità, con 45mila nuovi casi all'anno, di cui all'incirca al 14% sono caratterizzati dalla mutazione di Egfr, che è uno dei nostri bersagli molecolari. In quel sottogruppo di pazienti troviamo anche persone che non hanno mai fumato o che hanno smesso di fumare parecchio tempo prima della diagnosi".