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Fisco: Misiani (Pd), 'su tasse realtà distante dalla propaganda Meloni'

Roma, 13 set. (Adnkronos) - “Giorgia Meloni oggi ha proclamato che il suo governo proseguirà ad abbassare le tasse. Ma basterebbe leggere i dati ufficiali pubblicati poco tempo fa dal suo stesso esecutivo nell’ultimo Documento di finanza pubblica per capire quanto la realtà è distante dalla propaganda: nel 2025 la pressione fiscale toccherà il 42,7 per cento del Pil, il livello più alto dal 2020. Rispetto al 2022, l’aumento è di un punto di Pil. Di fatto, i contribuenti italiani quest’anno verseranno 22 miliardi di tasse in più rispetto a quanto sarebbe avvenuto se la pressione fiscale fosse rimasta la stessa di tre anni fa, prima dell’avvento del governo Meloni". Così il senatore Antonio Misiani, responsabile Economia del Pd.

"Una buona parte di questo incremento deriva dal gettito aggiuntivo causato dal fiscal drag, l’appesantimento dell’imposta sulle persone fisiche che si verifica quando i redditi crescono per effetto dell’inflazione ma gli scaglioni Irpef restano fermi. Questo aumento ha più che annullato il taglio del cuneo, caricando di tasse soprattutto quel ceto medio tanto caro (a chiacchiere) alla premier. Meloni dovrebbe iniziare da qui: restituire ai contribuenti le risorse che lo Stato ha silenziosamente incamerato in questi anni per effetto del fiscal drag e indicizzare gli scaglioni Irpef all’inflazione, come accade in buona parte delle economie avanzate. Delle favole gli italiani non sanno che farsene”.