Ferrari entra nel mondo della vela con uno scafo in costruzione e trattative in corso per collaborazione con Prysmian; presentazione ufficiale prevista il 14 maggio

Il Cavallino Rampante, dopo aver rivoluzionato la sua storia industriale e conquistato i mercati globali, approda nella vela con un progetto guidato da Giovanni Soldini che unisce tecnologia, sostenibilità e visione futura; la presentazione ufficiale è prevista per il 14 maggio

Ferrari entra nel mondo della vela con uno scafo in costruzione e trattative in corso per collaborazione con Prysmian; presentazione ufficiale prevista il 14 maggio. Il Cavallino Rampante, dopo aver rivoluzionato la sua storia industriale e conquistato i mercati globali, approda nella vela con un progetto guidato da Giovanni Soldini che unisce tecnologia, sostenibilità e visione futura.

Ferrari è pronta per ampliare i propri orizzonti

Ferrari, emblema di lusso, eleganza e prestazioni su quattro ruote, da sempre sinonimo di innovazione tecnologica continua, è pronta ad ampliare i propri orizzonti, approdando anche nel mondo nautico. A oltre un anno dall’unico comunicato ufficiale, la celebre Casa di Maranello ha confermato l’ingresso nel settore della vela tramite l’intervento del presidente John Elkann durante l’assemblea degli azionisti del 16 aprile.

Un progetto ancora avvolto dalla massima riservatezza, ma che promette di incarnare in pieno lo spirito del Cavallino Rampante: la ricerca della massima performance, ovunque vi sia una sfida da affrontare. "Enzo Ferrari era sempre alla ricerca della prossima sfida, proprio come facciamo noi oggi", ha dichiarato Elkann rivolgendosi agli azionisti. "Ci stiamo preparando a entrare nel mondo della vela: la ricerca delle massime prestazioni in mare ci offrirà nuove opportunità di innovazione in termini di tecnologia, prestazioni e sostenibilità".

La svolta che ha rivoluzionato il marchio

Per capire veramente l'importanza di questo momento, è necessario fare un passo indietro di oltre dieci anni, quando Ferrari subì una trasformazione radicale. Nel settembre del 2014, Luca Cordero di Montezemolo lasciava la presidenza, dopo essersi scontrato con l’allora leader di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne, riguardo alla direzione futura della Rossa. Montezemolo si oppose fermamente alla decisione di portare Ferrari in borsa, preoccupato che i mercati potessero sacrificare l’artigianalità e la tradizione storica del marchio in favore della finanza. Al contrario, Marchionne vedeva la quotazione come un passo necessario per garantire a Ferrari indipendenza strategica, flessibilità finanziaria e una valorizzazione ancora maggiore di un marchio unico nel suo genere.

La visione di Marchionne prevalse: nel 2015 Ferrari venne separata, quotata prima al NYSE e successivamente anche alla Borsa Italiana. Da quel momento, nel gennaio del 2016, il suo valore ha conosciuto una crescita esplosiva: +780% circa rispetto all'IPO, con una capitalizzazione che oggi si avvicina ai 75 miliardi di euro. Un gigante del lusso, ma anche dell’ingegneria e della tecnologia.

Il tempo sembra aver dato ragione a Marchionne e Ferrari è diventata il fiore all’occhiello del portafoglio Exor, il gruppo della famiglia Agnelli-Elkann. Sotto la guida dell’amministratore delegato Benedetto Vigna, fisico ed ex Stm, l'azienda ha aumentato significativamente i ricavi, raggiungendo record di utili e ampliando le sue ambizioni oltre il settore automobilistico. Nel 2024, la F80 è stata la supercar più potente mai realizzata a Maranello. Inoltre, il 9 ottobre è previsto il debutto della prima Ferrari elettrica, un altro grande passo per il Cavallino Rampante.

La nuova frontiera dell'innovazione

Con il progetto della vela, Ferrari apre un nuovo capitolo, rimanendo fedele alla sua tradizione di competere per vincere, anche in settori mai esplorati prima. Un’iniziativa che combina ambizione tecnologica e strategia di brand, con l’obiettivo di portare l’innovazione dalla terra al mare.

Il progetto, che sarà svelato ufficialmente il 14 maggio, vede lo scafo già in fase di costruzione, non a Maranello ma in un cantiere specializzato. Nonostante le voci su un possibile coinvolgimento del Ferretti Group, dovuto alla quota del 10,6% di Piero Ferrari in Ferrari e il suo 4,56% nel marchio nautico, fonti autorevoli smentiscono questa ipotesi. A guidare questa nuova avventura è Giovanni Soldini, icona della vela italiana, con decenni di esperienza tra regate oceaniche e record mondiali. Soldini, che ricopre il ruolo di Team Principal, porta Ferrari nel mondo dell’innovazione e dell’ingegneria ad alte prestazioni.

La possibile collaborazione con Prysmian

A rafforzare ulteriormente questo ambizioso progetto potrebbe essere una partnership con Prysmian, leader italiano nel settore dei cavi, già coinvolto nel mondo della vela con il team Alinghi Red Bull Racing. Secondo alcune fonti, Ferrari e Prysmian sarebbero in trattative per una collaborazione, che non riguarderebbe solo il fronte sponsorizzazioni, ma potrebbe anche avere risvolti tecnici. Le negoziazioni sarebbero a uno stadio avanzato, con un concreto interesse reciproco, ma nonostante ciò, entrambe le aziende hanno preferito non commentare ufficialmente.

Alla base di questa potenziale alleanza ci sarebbero non solo sinergie tecnologiche, ma anche una comune visione di valori: sostenibilità, eccellenza ingegneristica e attenzione all’innovazione. Inoltre, il legame personale tra i due CEO, Benedetto Vigna e Massimo Battaini, ha certamente influito su questo avvicinamento, come dimostra la partecipazione di Vigna al recente Capital Markets Day di Prysmian, tenutosi lo scorso marzo, dove i due leader hanno discusso pubblicamente del futuro tecnologico.

Con il progetto della vela, Ferrari compie un passo che non è solo sportivo, ma anche simbolico. Dalla strada al mare, un percorso che riflette la sua storia, quella della ricerca incessante della performance, e la sua visione futura: diventare sempre più un marchio globale dell’innovazione, capace di ispirare, sperimentare e conquistare. Enzo Ferrari amava ripetere: "Se lo puoi immaginare, lo puoi fare" e ora questa filosofia si applica anche al mare.