Antitrust multa 16 fonderie italiane e Assofond €70 milioni euro per accordi sui prezzi dei getti di ghisa tra 2004 e 2024

Sanzionate C2MAC Group, Fonderia Corrà, Fonderie Orazio e Fortunato De Riccardis, Glisenti e Lead Time, Pilenga Baldassarre Foundry e E.F. Group, Mora Gavardo e Camozzi Group, Zanardi, VDP, Ariotti, Ironcastings, Zardo, ZML e Cividale

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha inflitto una sanzione complessiva di 70 milioni di euro a 16 fonderie italiane di ghisa e all’associazione di categoria Assofond. L’azione dell’Autorità riguarda un’intesa restrittiva della concorrenza nel mercato italiano dei getti di ghisa, in violazione dell’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (Tfue). La condotta è stata rilevata a partire dal 5 febbraio 2004 fino al 30 giugno 2024.

Le società sanzionate sono: C2MAC Group, Fonderia Corrà, Fonderie Orazio e Fortunato De Riccardis, Fonderie Guido Glisenti e la controllata Lead Time, Pilenga Baldassarre Foundry e la controllante E.F. Group, Fonderie Mora Gavardo e la controllante Camozzi Group, Zanardi Fonderie, VDP Fonderia, Fonderie Ariotti, Ironcastings, Fonderia Zardo, ZML Industries e la controllante Cividale.

L’Antitrust ha stabilito che le società coinvolte hanno coordinato le proprie politiche commerciali al fine di sostenere i prezzi e rafforzare il potere contrattuale verso i clienti. La strategia adottata prevedeva lo scambio di informazioni sensibili e la creazione di meccanismi di indicizzazione dei prezzi. Secondo le rilevazioni dell’Autorità, le fonderie aggiornavano in modo coordinato una parte crescente del prezzo dei getti di ghisa, compreso il margine di vendita.

Il totale delle sanzioni applicabili, secondo le stime dell’Autorità, avrebbe potuto raggiungere circa 600 milioni di euro, ma l’importo effettivo è stato ridotto a 70 milioni considerando le difficoltà del settore. L’associazione di categoria Assofond è stata sanzionata insieme alle singole fonderie.

L’azione dell’Antitrust si colloca nell’ambito dei controlli sulla concorrenza, con l’obiettivo di verificare eventuali intese tra operatori che possano influenzare il mercato dei materiali industriali in Italia. L’Autorità ha registrato e documentato i comportamenti coordinati che hanno interessato i prezzi dei getti di ghisa negli ultimi venti anni, rilevando l’esistenza di schemi di aggiornamento congiunto del margine di vendita e dei listini di riferimento.